Italia, bilancio deludente nel 2024 tra Olimpiadi, Europei e Mondiali: il ct Daniele Bennati pensa alle dimissioni?

Gazzetta, è il fatto che la sua squadra non abbia capito le sue direttive. Sia all'Europeo, quando il ct aveva chiesto di non correre in testa nell'ultimo km, col rischio di essere poi superato proprio prima dello sprint, sia al Mondiale quando c'era precisa richiesta di non seguire attacchi di Pogacar. Cosa che ha fatto invece Bagioli. Con la conclusione dei Mondiali di Zurigo ci avviamo ormai alla conclusione della stagione 2024 di ciclismo. (Eurosport IT)

Ne parlano anche altre fonti

Dal 18 al 25 Gennaio 2025 in Costa Blanca Pedala con Riccardo Magrini, Luca Gregorio e Wladimir Belli i commentatori del cisclimo su Eurosport Italia (InBici)

Poi, quando mancavano corca 65 chilometri all’arrivo, dei nostri si sono perse le notizie. Tre volte qualcuno si è affacciato alla finestra. (Bici.PRO)

Il CT azzurro aveva già mostrato la sua delusione per il risultato di una corsa in cui l'Italia si era vista poco, pur con qualche singolo che ha provato comunque a dire la sua, ma ora affida ai social una riflessione aggiuntiva, in cui non si sottrae dalle sue responsabilità, sottolineando comunque che sarebbe stato ben difficile poter sperare in qualcosa di meglio in una giornata come quella che domenica scorsa ha visto Tadej Pogacar lasciale un'altra indelebile traccia nella storia del ciclismo. (SpazioCiclismo)

Con Bartali capitano (vincitore della Sanremo) la squadra azzurra si presenta al via del mondiale di Moorslede il 20 agosto 1950. (TUTTOBICIWEB.it)

«Ancora non ho smaltito l’amarezza del mondiale. E quando si torna a casa a mani vuote da certe competizioni, occorre chiedersi cosa si sarebbe dovuto fare per raggiungere i risultati che non sono arrivati. (Bicisport)

Sul percorso di Zurigo abbiamo visto centinaia di bandiere tricolori, non le maglie azzurre. Era dal 1950, quando nessuno dei sei azzurri al via (c’era anche Bartali) arrivò al traguardo, che non andavamo così male a un Mondiale: il primo è stato Giulio Ciccone, 25° a 6’36”. (La Gazzetta dello Sport)