Cos'è il Cin, il codice identificativo nazionale che da settembre cambierà gli affitti brevi

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Corriere della Sera ECONOMIA

Dal primo settembre entrerà in vigore il Codice identificativo nazionale (Cin) che giocherà un ruolo fondamentale per gli affitti brevi. Il ministero del Turismo ha infatti fissato al primo settembre la data in cui rendere effettivo l’obbligo del Cin chi affitta casa anche nel caso degli affitti brevi ovvero per i contratti di locazione di durata inferiore a 30 giorni (non sottoposti in precedenza ad alcun obbligo di registrazione). (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Questo codice dovrà essere posto sia all’esterno dell’immobile, sia segnalato in tutti gli annunci online pubblicati con lo scopo di trovare clienti e turisti, per affitti inferiori a 30 giorni. (Partita Iva)

A partire dal debutto su scala nazionale della BDSR, i gestori degli alloggi destinati ad affitti brevi e turistici avranno a disposizione 60 giorni per adeguarsi alle novità sul CIN, Codice Identificativo Nazionale, introdotto per monitorare il panorama ricettivo italiano. (Informazione Fiscale)

Da oggi, quindi, anche i cittadini e gli operatori piemontesi potranno richiedere il Codice identificativo nazionale (CIN) da utilizzare per la pubblicazione degli annunci. (Il Piccolo)

Un codice identificativo nazionale da pubblicare online ed esporre fuori dalla porta e poi rilevatori di gas e monossido di carbonio ed estintori di carica non inferiore a 6 kg ogni 200 metri quadri di appartamento. (La Repubblica)

Si va sempre più verso la piena operatività del CIN per gli affitti brevi e turistici, ma il monitoraggio delle strutture è già previsto in alcuni territori: come si integrano vecchie e nuove regole? Le istruzioni per chi ha già un codice regionale o provinciale dal Ministero del Turismo (Informazione Fiscale)

Per farlo, occorre accedere all’apposita piattaforma online del Ministero del Turismo tramite SPID o CIE.Le disposizioni inerenti alla BDSR saranno applicabili solo a partire dal sessantesimo giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dell’avviso di entrata in funzione della banca dati a livello nazionale, prevista non oltre il 1° settembre 2024. (La Pressa)