Anche Mattarella nel mirino degli spioni. Nordio: "Nessuno è al sicuro, gli hacker sono più avanti"

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Secolo d'Italia INTERNO

C'è anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel mirino degli spioni milanesi. In una conversazione tra indagati, nell'inchiesta di Milano sugli accessi abusive alle banche dati che ha portato ieri a sei misure cautelari, si lasciava intendere di aver "intercettato" o "clonato" un account mail del Quirinale. Mille (Secolo d'Italia)

Su altre testate

"Un gigantesco mercato delle informazioni": tutti i dettagli dell'inchiesta che fa tremare l'imprenditoria e la finanza italiana Il supermercato degli spioni: “Dossier contro Letizia Moratti, trojan nei cellulari dei dipendenti di Erg, Barilla e dei giornalisti” (Dire)

Che alla «Equalize srl» potevano avere perché «autorizzati dal Governo con regolare licenza...»: «Noi per fare sto lavoro, abbiamo l’autorizzazione del Ministero dell’Interno, certo», rassicurava i potenziali clienti il «dominus» e ad, l’ex superpoliziotto Carmine Gallo. (Corriere Milano)

"Carmine è a rischio perquisizione, quindi noi non dobbiamo lasciare qua nessun materiale estraneo." E' una delle intercettazioni nella richiesta di arresti della Dda di Milano nell'indagine che ha smantellato una rete di spioni che, guidati dall'ex super poliziotto Carmine Gallo, e con il benestare di Enrico Pazzali, presidente di Fondazione Fiera, avrebbe confezionato su commissione dossier illeciti setacciando le banche dati strategiche nazionali. (Tiscali Notizie)

Le barriere di protezione informatiche delle principali banche dati nazionali venivano polverizzate dagli hacker, detti «gli analisti» o più famigliarmente «i ragazzi», e grazie alla collaborazione di uomini delle forze dell'ordine che utilizzavano le proprie credenziali istituzionali di accesso. (ilgazzettino.it)

Ci sono anche il Presidente del Senato Ignazio La Russa e il figlio Geronimo tra le persone finite nel mirino della rete di presunti spioni guidata dal super poliziotto Carmine Gallo, ai domiciliari, e da Enrico Pazzali, presidente di Fondazione Fiera Milano (Tiscali Notizie)

Nunzio Samuele Calamucci avrebbe avuto "a disposizione" un "hard disk contenente ottocentomila Sdi", ossia informazioni acquisite dalla banca dati delle forze dell'ordine. "Ottocentomila Sdi, c'ho di là", diceva intercettato parlando lo scorso gennaio con l'ex poliziotto Carmine Gallo, anche lui arrestato. (QUOTIDIANO NAZIONALE)