Georgia, dilaga la protesta pro Ue. Mosca teme una nuova Maidan
Cannoni ad acqua, gas lacrimogeni e manganelli. Ieri sera la polizia ha usato la forza contro le migliaia di persone che, per la quinta sera consecutiva, manifestavano davanti al Parlamento georgiano, per chiedere di ripetere il voto del 26 ottobre e la ripresa delle trattative per l’adesione alle Ue che il governo ha deciso di sospendere fino al 2028. Ma alle forze speciali, che agiscono con il volto completamente coperto dai caschi, non è bastato disperdere la folla, hanno poi inseguito i cittadini che avevano cercato riparo in strade secondarie per far loro capire che, come ha ripetuto ieri il premier Irakli Khobadidze, «non ci sarà alcuna rivoluzione in Georgia». (Corriere della Sera)
Su altre testate
Respinto il ricorso della presidente Salome Zurabishvili e di altri 30 politici “Le rivendicazioni costituzionali non sono accettate per l’esame nel merito. (LAPRESSE)
Milano, 3 dic. - Il capo della Nato Mark Rutte ha criticato la situazione in Georgia definendola "profondamente preoccupante" dopo che decine di persone sono rimaste ferite nei giorni di proteste antigovernative da parte di dimostranti filo-occidentali. (Il Sole 24 ORE)
Arresti, feriti e strade blindate: non accennano a stemperarsi a Tiblisi e in altre città della Georgia le tensioni in seguito al voto di ottobre vinto dal partito Sogno Georgiano. A dare nuovo slancio alle proteste è stato l’annuncio del premier Irakli Kobakhidze di accantonare i colloqui di adesione all’UE almeno fino al 2028. (ISPI)
Da quando il premier filorusso Irakli Kobakhidze ha annunciato di voler sospendere i negoziati per l'adesione con l'Ue fino al 2028, migliaia di persone sono scese in piazza con le bandiere europee sfidando la crescente repressione delle forze dell'ordine. (L'HuffPost)
Il ricorso era stato presentato dalla presidente della Repubblica Salome Zurabishvili e da 30 politici dei partiti dell’opposizione europeista, guidata dalla stessa Zurabishvili. (Il Fatto Quotidiano)
Continuano i violenti scontri in Georgia tra manifestanti europeisti e polizia: il bilancio di ieri è di almeno 26 feriti, come rende noto il ministero della Sanità georgiano precisando che "26 persone sono state trasferite in ospedale, tra cui 23 manifestanti e tre rappresentanti del ministero degli Interni", ovvero poliziotti. (la Repubblica)