Produzione Stellantis in calo, Mirafiori e Melfi in crisi

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ECONOMIA

Il 2024 si è chiuso con un bilancio drammatico per lo stabilimento Stellantis di Mirafiori, che ha registrato un calo della produzione del 69,8% rispetto all'anno precedente. Secondo il report trimestrale della Fim-Cisl, la storica fabbrica torinese ha prodotto solo 25.920 vetture, un numero ben lontano dalle 85.940 del 2023. La situazione è resa ancora più critica dalla predominanza della 500 elettrica, che rappresenta il 91% dei volumi prodotti, lasciando poco spazio ad altri modelli.

La crisi del settore automobilistico, accentuata dalla sfida dell'elettrico e dal rallentamento del mercato europeo, ha colpito duramente anche lo stabilimento di San Nicola di Melfi, in Basilicata. Qui, la produzione è crollata a livelli mai visti, con una perdita significativa di veicoli rispetto agli anni precedenti. Ferdinando Uliano, segretario generale della Fim-Cisl, ha descritto la situazione come la più critica mai affrontata, sottolineando le difficoltà che l'intero settore sta vivendo.

In questo contesto, Mirafiori e Melfi rappresentano due esempi emblematici di una crisi che coinvolge l'intera industria automobilistica italiana. La speranza è che l'introduzione della 500 ibrida possa portare una boccata d'ossigeno a Mirafiori, ma le prospettive restano incerte. La sfida dell'elettrico, infatti, richiede investimenti significativi e una riorganizzazione delle linee produttive, elementi che potrebbero determinare il futuro di questi stabilimenti.

La situazione a Mirafiori è specchio di un settore in difficoltà, con volumi assemblati in netto calo e una produzione che fatica a tenere il passo con le nuove esigenze del mercato. La Fim-Cisl ha evidenziato come il 2024 sia stato un anno da dimenticare, con la speranza che non si ripeta più.