Depistaggio Borsellino, la difesa dei poliziotti chiede il proscioglimento. La decisione del gup sul rinvio a giudizio attesa per il 15 novembre
Bisognerà attendere venerdì 15 novembre per conoscere la decisione del gup di Caltanissetta, David Salvucci, sui poliziotti che rischiano un processo con l’accusa di aver depistato le indagini sulla morte del giudice Paolo Borsellino. Si tratta di Maurizio Zerilli, all’epoca capo della “squadra B” del gruppo Falcone-Borsellino che indagava sulla strage di via D’Amelio, e dei colleghi Angelo Tedesco, Giuseppe Di Gangi e Vincenzo Maniscaldi. (Il Fatto Quotidiano)
Ne parlano anche altre fonti
A 32 anni dalla strage di Via D’Amelio, costata la vita al giudice Paolo Borsellino e alla sua scorta, si continuerà a scavare sulle menzogne e sui silenzi istituzionali che hanno lasciato finora impunito quello che i giudici della corte d’assise nissena definirono il più grave depistaggio della storia Repubblicana. (Corriere della Sera)
Maurizio Zerilli, Giuseppe Di Gangi, Vincenzo Maniscaldi e Angelo Tedesco, oggi sessantenni, rischiano il processo depistaggio per aver mentito, secondo l’accusa, al processo in cui si cercava la verità sul falso pentito Vincenzo Scarantino. (Adnkronos)
E, ancora una volta, sotto accusa ci sono quattro rappresentanti delle istituzioni, dei poliziotti che un tempo facevano parte del Gruppo Falcone Borsellino. Si farà un nuovo processo per il depistaggio che ha tenuto lontana la verità dai veri responsabili della strage di via d’Amelio. (La Repubblica)
E, ancora una volta, alla sbarra ci saranno dei poliziotti. Ci sarà un nuovo processo sul depistaggio sulle indagini sulla strage di Via D’Amelio, in cui furono uccisi il giudice Paolo Borsellino e cinque agenti della scorta. (Il Sole 24 ORE)
Con questa contestazione il gup di Caltanissetta, David Salvucci, ha rinviato a giudizio i poliziotti Giuseppe Di Gangi, Vincenzo Maniscaldi, Angelo Tedesco e Maurizio Zerilli: devono rispondere del reato di depistaggio (Il Fatto Quotidiano)
Disposto il rinvio a giudizio per i poliziotti Giuseppe Di Gangi, Vincenzo Maniscaldi, Angelo Tedesco e Maurizio ZerilliIl dal gup del Tribunale di Caltanissetta, David Salvucci. Il procedimento si era concluso in appello con la prescrizione del reato di calunnia per tre loro colleghi: Mario Bo, Fabrizio Mattei e Michele Ribaudo. (ilmessaggero.it)