Manovra, si dimette il relatore. Giorgetti: “Regole da rivedere”. Oggi il voto di fiducia al Senato
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ROMA. Un sussulto di orgoglio parlamentare fuori tempo massimo. E senza particolari ricadute sull’iter della legge di bilancio, che oggi riceverà il via libera definitivo del Senato con voto di fiducia. A Palazzo Madama per tutto il giorno tiene banco la mossa a sorpresa di Guido Liris, senatore di Fratelli d’Italia e relatore della manovra, che rimette il suo incarico durante la seduta mattutina… (La Stampa)
Su altri giornali
L'Italia ha ormai sostituito in buona parte il bicameralismo con una sorta di monocameralismo alternato ma l'abitudine, per quanto riguarda le leggi di bilancio, era invalsa già da un pezzo. Il passaggio della legge di Bilancio al Senato è una formalità e la lettura della seconda camera, quale che capiti di turno, lo è da un pezzo. (Il Dubbio)
È stata peggiorata alla Camera dove si è assistito anche alla penosa litigata per un aumento di 7 mila euro al mese a esponenti di governo «tecnici» poi ridotto a duemila e rotti di «rimborso». Era pronta da due mesi ed era già disastrosa. (il manifesto)
La mannaia calata in Senato sulla legge di Bilancio ci ricorda che il bicameralismo perfetto è stato abolito da un pezzo. Le chiameremo riforme all’italiana, le riforme che si fanno ma non si dicono e aggiustano con la creatività e l’arte di arrangiarsi partite politiche giudicate troppo complicate da risolvere altrimenti. (La Stampa)
Ultimi passi verso l'approvazione della Manovra 2025. Dopo la discussione generale sulla legge di Bilancio, per cui ieri il governo ha chiesto la fiducia in Aula al Senato, oggi sarà la volta delle dichiarazioni di voto previste a partire dalle 11. (Adnkronos)