Treviso, bambina di un anno muore a 5 giorni dal malore: la procura apre un fascicolo

La mattina del 30 dicembre la mamma si è accorta che nella culla qualcosa non andava. «Aiuto non respira più» ha subito urlato Marcy per attirare l'attenzione del marito David, entrambi immigrati regolari nigeriani, e ha chiamato il 118. I sanitari, dopo le prime cure hanno trasferito la bambina d'urgenza all'ospedale di Padova dove la mattina di sabato 4 gennaio il suo cuore ha smesso di battere per sempre nel reparto di cardiochirurgia pediatrica. (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altri media

Erano da poco passate le sette del mattino quando la donna si è alzata e si è avvicinata alla piccola dopo la notte. Bambina di un anno ricoverata in condizioni gravissime dopo un malore. (Corriere della Sera)

Il personale del Suem 118 aveva prestato i primi soccorsi in casa, elitrasportando poi la piccola all’Ospedale di Padova, dove è rimasta ricoverata in questi giorni nel reparto di cardiochirurgia pediatrica fino al decesso, sopraggiunto poco fa per la disperazione dei genitori e degli altri familiari, originari della Nigeria, e generando cordoglio in tutta la comunità montebellunese e non solo. (Qdpnews.it - notizie online dell'Alta Marca Trevigiana)

Le sue condizioni erano troppo gravi e questa notte il suo piccolo cuoricino ha smesso di battere. Lavenda, il dolore di papà David e di mamma Mercy Imoukuede: «La nostra piccola nata prematura non ce l'ha fatta» Lavenda muore a un anno e mezzo a in ospedale per un malore, la Procura apre un fascicolo: disposta l'autopsia Il ricovero Prima del ricovero, la mamma si era accorta delle difficoltà respiratorie della piccola nella notte, ma con l'aggravarsi di quella condizione, la bambina aveva avuto anche un arresto cardiaco. (ilgazzettino.it)

Uccisa a un anno e mezzo dall'apnea notturna

La Procura ha anche disposto l’autopsia. (ilgazzettino.it)

La madre della piccola – L.O. Addio a Leonardo, morto a tre anni L'allarme era scattato lunedì 30 gennaio. (il Resto del Carlino)

Le urla disperate della donna hanno scosso il vicinato, richiamando l'attenzione di tutti e innescando una catena di solidarietà e speranza che, purtroppo, non è bastata a cambiare il tragico destino della piccola. (La Voce di Rovigo)