Prezzi: Coldiretti, su podio rincari top pere, pasta e pesce

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Giornale di Sicilia ECONOMIA

on un aumento record dei prezzi del 29,6% sono le pere a far registrare di gran lunga il maggior aumento dei listini al dettaglio tra i prodotti agroalimentari.

Una classifica risultata dal mix esplosivo del caro bolletta, l'agroalimentare assorbe fino all'11% dei consumi industriali totali, e dei cambiamenti climatici tra gelate e siccità.

Lo mette in evidenza la Coldiretti sui dati Istat relativi all'inflazione, che mette sul podio dei rincari anche la pasta (+10,8%) e i frutti di mare (+9,8%) con il caro energia che impatta sul gasolio per rifornire i pescherecci a rischio di rimanere in banchina. (Giornale di Sicilia)

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Con un aumento record dei prezzi del 29,6% sono le pere a far registrare di gran lunga il maggior aumento dei prezzi al dettaglio tra i prodotti agroalimentari. (CorriereRomagna)

I rincari energetici sono stati un duro colpo per il settore. «Sulla difficile situazione dal punto di vista produttivo si sono abbattuti i rincari energetici – sottolinea la Coldiretti – che hanno colpito l’intera filiera agroalimentare, dai campi all’industria di trasformazione fino alla conservazione e alla distribuzione (Italia a Tavola)

L’aumento dei costi – continua la Coldiretti– riguarda anche l’alimentazione del bestiame, il riscaldamento delle serre per ortaggi e fiori che molti sono stati stati a spegnere mettendo a rischio il futuro di alcune delle produzioni più tipiche del florovivaismo nazionale come tra gli altri il ciclamino, il lilium o il ranuncolo (il Fatto Nisseno)

Lo mette in evidenza la Coldiretti sui dati Istat relativi all'inflazione, che mette sul podio dei rincari anche la pasta (+10,8%) e i frutti di mare (+9,8%) con il caro energia che impatta sul gasolio per rifornire i pescherecci a rischio di rimanere in banchina. (Giornale di Sicilia)

Mix esplosivo causato dal rincaro dei costi energetici. (Italia a Tavola)

Sono cresciuti di poco anche ananas e pinoli, mentre i finocchi hanno compiuto addirittura un balzo del +230%. Significativo è anche l’aumento delle bollette energetiche, che incidono in modo significativo sui costi delle aziende così come delle attività commerciali (Corriere Ortofrutticolo)