Chi è Niccolò Pisilli, il talento della Roma che fece "scappare" Mourinho per la troppa emozione

Pisilli ha segnato contro il Venezia la rete decisiva che ha regalato la vittoria in campionato ai giallorossi. Un anno e mezzo fa lo Special One a stento trattenne le lacrime quando lo vide emozionato per il gol allo Sheriff in Europa League: "Uscii dallo spogliatoio per non mettermi a piangere". (Fanpage.it)

Ne parlano anche altre testate

Gabriele Chiocchio (Voce Giallo Rossa)

Leggi tutta la notizia Una vittoria sofferta che... (Virgilio)

Ivan Juric s'è a lungo soffermato su Paulo Dybala dopo la vittoria in rimonta contro il Venezia. L'allenatore della Roma in conferenza stampa ha così spiegato i motivi che l'hanno spinto a tener fuori l'attaccante argentino dal match dell'Olimpico vinto 2-1 grazie alle reti di Cristante e Pisilli: “Lui sta bene, tutti gli esami strumentali sono stati negativi, ma non vogliamo rischiare nulla e abbiamo preso la decisione che è troppo importante e il campionato ancora lungo e non lo abbiamo utilizzato. (TUTTO mercato WEB)

Roma-Venezia 2-1 - Cosa dicono gli xG - I piazzati e Pisilli salvano Juric. GRAFICA!

La Roma batte il Venezia in rimonta grazie alle reti di Cristante e Pisilli e lungo le frequenze radiofoniche si scatenano i pareri per la prestazione della squadra. " La Roma è una squadra pesante e non ha il cambio di passo. (LAROMA24)

Con quell’urlo di gioia, qualche istante dopo il gol-vittoria all’Olimpico, il viso di Niccolò Pisilli è diventato all’improvviso indimenticabile, senza tempo: a molti è sembrato di rivedere il Daniele De Rossi che festeggia il 3-3 contro l’Inter del 2004 o il Francesco Totti in orbita dopo il momentaneo 2-1 col Napoli del 2001, l’anno dell’ultimo scudetto. (La Gazzetta dello Sport)

La Roma ha vinto una partita che a un quarto d’ora dalla fine sembrava strapersa mentre Juric sceglieva la strada della disperazione schierando un inedito 4231 con El Shaarawy terzino e Celik centrale proprio mentre il Venezia sembrava rifiatare per poter portare addirittura con maggior convinzione l’assalto finale, per raddoppiare il vantaggio raggiunto a fine primo tempo con Pohjanpalo e magari festeggiare portando in trionfo Di Francesco, l’uomo che così bene aveva studiato la squadra del suo cuore fino a trovare le chiavi giuste per entrare in paradiso con i suoi semisconociuti ragazzi. (Il Romanista)