Etgar Keret: “Niente è cambiato dal 7 ottobre”

TEL AVIV – Il rumore degli aeroplani sulla testa non ci abbandona neanche per un momento mentre, seduti nel divano della sua casa di Tel Aviv, con Etgar Keret cerchiamo il filo rosso di un anno di conversazioni. Alla fine, concordiamo che il filo rosso forse sta proprio lì: nel suono costante degli aerei militari che puntano su Gaza e sorvegliano una città che negli ultimi mesi è stata attaccata dal cielo più volte. (Necrologi)

Se ne è parlato anche su altre testate

Il 90% della popolazione della Striscia di Gaza è sfollata, intrappolata in una prigione a cielo aperto dove scarseggiano cibo, acqua e forniture mediche e dove è impossibile garantire standard igienici dignitosi. (il manifesto)

13 ottobre – L’esercito israeliano ordina a 1,1 milioni di palestinesi di lasciare entro 24 ore il nord di Gaza e dirigersi verso sud. (il manifesto)

'L'intero Medio Oriente sta per precipitare in un conflitto generalizzato che, per il gioco delle reciproche alleanze, potrebbe portare ad un conflitto mondiale. L'intera responsabilità della situazione ricade sul governo di Netanyahu che nulla ha fatto per riportare a casa gli ostaggi detenuti da Hamas, usandoli come alibi per compiere un vero e proprio sterminio di massa che adesso sta estendendo alle altre nazioni confinanti giudicate ostili e sugli Usa che continuano a rifornire di armi Israele e danno copertura con la loro forza militare alle follie di un Netanyahu ormai fuori controllo. (La Pressa)

7 ottobre: un anno dopo, devastazione umana ed economica

Da mesi in Israele si discute su come ricordare o «celebrare» quest’anno di guerra. Una proposta da parte di Miri Regev, la ministra dei trasporti, ha provocato reazioni furibonde. In molti hanno rifiutato l’idea di commemorazioni demagogiche, magari piene di lodi alla sua grande amica, la moglie del premier. (il manifesto)

Molti erano di riposo, disarmati e – sembra incredibile – indifesi. Al termine della battaglia tra Hamas e Tsahal nella base militare di Nahal Oz, il 7 ottobre del 2023, i morti sono stati sessantasei. (La Stampa)

Quasi 42 mila morti - dopo un anno di conflitto a Gaza la distruzione delle infrastrutture civili è catastrofica, la crisi economica è gravissima, mentre povertà e disoccupazione sono alle stelle (AGI - Agenzia Italia)