I docenti di sostegno: guerra tra precari pagata dagli alunni
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Di tutti i presìdi dell’ultimo anno sotto al Ministero dell’Istruzione, non c’è dubbio che quello dei docenti di sostegno sia stato il più partecipato, fino a ora. Centinaia di persone provenienti da tutta Italia hanno gridato per oltre tre ore «vergogna» all’indirizzo di Valditara, il ministro che è riuscito a peggiorare la già complicata situazione dei precari della scuola. La manifestazione è stata indetta dall’Unione Docenti Specializzati Sostegno (Udss) con gli altri coordinamenti Cdss e Cds con Flc Cgil, Cobas, Uil Scuola Rua e Gilda, non solo sui temi del precariato e delle abilitazioni a pagamento ma anche per il. (il manifesto)
Ne parlano anche altri giornali
Il Cds, Comitato docenti di sostegno, e i comitati dei genitori degli studenti con disabilità hanno organizzato una manifestazione per oggi, 4 settembre, dalle 15:00 alle 19:00, presso il ministero dell’Istruzione a Roma. (la Repubblica)
In centinaia di persone si sono recate davanti al Ministero dell’Istruzione a Roma per chiedere lo stop alla precarietà dei docenti di sostegno, una graduatoria permanente per il reclutamento e la formazione gratuita. (Il Sole 24 ORE)
Tutti si sono dati appuntamento ai piedi del MIM, il ministero dell’Istruzione e del Merito, per protestare contro le nuove misure del ministro Valditara attive da quest’anno. Genitori di bambini e bambine con disabilità, insegnanti di sostegno, sindacati della scuola, tra gli altri la Flc Cgil e Gilda (Il Fatto Quotidiano)
La manifestazione chiede lo stop alla precarietà (LAPRESSE)
"Sul sostegno assegnato quest’anno ad oltre 300 mila alunni disabili sono ancora diversi i nodi da sciogliere: la mancanza di attuazione del PEI, l’esistenza dell’organico di fatto, la precarizzazione della categoria anche in presenza di personale formato e specializzato". (LA STAMPA Finanza)
Ma non cresce di pari passo il numero di docenti specializzati nel sostegno, malgrado le misure previste dal Ministero. Un numero altissimo che però non è indice di stabilità, perché di questi … (La Stampa)