Piacenza, dopo il “Ritratto di signora” di Klimt torna a casa un dipinto seicentesco rubato 46 anni fa

Dopo il ritrovamento del “Ritratto di signora” di Klimt, un’altra opera rubata nei musei piacentini torna a casa. I carabinieri del nucleo per la Tutela del Patrimonio culturale hanno ritrovato e restituito ai legittimi proprietari, il collegio Alberoni, il dipinto seicentesco attribuito al pittore Giovanni Peruzzini. E’ il quadro “Isacco cieco che benedice Giacobbe”, sparito 46 anni fa. L’opera… (La Repubblica)

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Galleria Alberoni: grazie all’attività investigativa dei Carabinieri, a Piacenza torna in mostra un dipinto del 600 rubato quasi cinquant’anni fa. Il quadro è stato riconsegnato stamattina al presidente dell’Opera Pia Alberoni, Giorgio Braghieri, dal colonnello Pierantonio Breda, comandante provinciale dell’Arma a Piacenza, e dal maggiore Alessandro Volpini, alla guida del Nucleo dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale (Tpc) di Udine. (il mio giornale)

A distanza di quasi mezzo secolo, un prezioso dipinto, rubato dalla Galleria Alberoni di Piacenza nel luglio del 1978, è tornato al suo posto: è stato ritrovato dai carabinieri per la Tutela del patrimonio culturale di Udine mentre stava per essere messo in vendita per la cifra di 2 milioni di euro. (Corriere della Sera)

Rubato 46 anni fa a Piacenza, un quadro da 2 milioni di euro è stato restaurato e restituito ai proprietari. L'indagine era partita da Trento nel 2021 (il Dolomiti)

Mistero nel mistero: un quadro rubato a Piacenza in maniera rocambolesca nella notte del 1978, poi ritrovato a oltre 40 anni di distanza in pessime condizioni, ma ancora appetibile tanto da essere inserito sul mercato. (piacenzasera.it)

A distanza di quasi mezzo secolo, un prezioso dipinto, rubato dalla Galleria Alberoni di Piacenza nel luglio del 1978, è tornato al suo posto: è stato ritrovato dai carabinieri per la Tutela del patrimonio culturale di Udine mentre stava per essere messo in vendita per la cifra di 2 milioni di euro. (Corriere della Sera)

uccello con decorazioni punzonate sul collo e applicazioni riproducenti occhi, becco, ali, coda e zampe. Sono stati restituiti nei giorni scorsi presso la sede della Rappresentanza Diplomatica della Repubblica del Guatemala, consegnati all’Ambasciatrice S.E. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)