Contro l'intelligenza artificiale che si “allena” su opere d'arte firmano 6.500 artisti
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"L'uso non autorizzato di opere creative per la formazione dell'intelligenza artificiale generativa è una grande quanto ingiusta minaccia per i mezzi di sussistenza delle persone dietro quelle opere e non deve essere consentito”. È questa la tesi che ha mosso migliaia di artisti e aziende del mondo della musica, del cinema e della cultura a firmare il 22 ottobre un appello riguardante formazione della tecnologia del momento. (WIRED Italia)
Se ne è parlato anche su altri media
Sono già 13mila e 500 i firmatari della «Dichiarazione sull'addestramento dell'AI», che considera violazione del copyright l'uso senza autorizzazione di testi, opere d'arte e musiche da parte di società come Open AI, Meta, Stability AI. (Corriere della Sera)
La notizia che la Penguin abbia annunciato l’inserimento, nella pagina del copyright di tutti i suoi libri, una clausola che espressamente vieta l’utilizzo dei loro testi per l’addestramento delle Ia è una delle notizie più importanti degli ultimi decenni, se ancora il pensiero e la scrittura hanno importanza, cosa della quale dubito già da un po’. (MOW)
Da Matrix a Blade Runner, Intelligenza artificiale e cinema in 20 film In questi ultimi tempi non si fa altro che parlare (e scrivere) di Chat GPT, il chatbot sviluppato dalla società di ricerca sull'intelligenza artificiale OpenAI che rischia di cambiare per sempre il nostro rapporto con la tecnologia. (Sky Tg24 )
Una lunghissima lista di nomi eccellenti del mondo del cinema, della musica, della letteratura, ha firmato una lettera in cui avvertono le società di intelligenza artificiale che l’uso senza licenza del loro lavoro è una “grave e ingiusta minaccia” per il sostentamento degli artisti. (la Repubblica)
“L’uso non autorizzato di opere creative per la formazione dell’intelligenza artificiale generativa è una grande quanto ingiusta minaccia per i mezzi di sussistenza delle persone dietro quelle opere e non deve essere consentito”. (Il Fatto Quotidiano)
– Il meglio, o giù di lì, dell’intelligenza umana contro la potenza e la minacciosa crescita di quella artificiale. Si annuncia lo scontro degli scontri, perché la questione sollevata da 6.500 autori – fra loro due premi Oscar, un Nobel per la letteratura, musicisti famosi in tutto il mondo – riguarda il diritto d’autore, in tutti i suoi risvolti. (QUOTIDIANO NAZIONALE)