Lo uccide e si spara. Lo strano rancore dell'ex carabiniere in pensione dal 1989
Tanto le conseguenze sono purtroppo decisamente chiare, quanto il movente all’origine dei colpi d’arma da fuoco esplosi sabato 13 aprile in serata, in città, a poco più di un chilometro di distanza, nasconde ancora qualche ombra. Certo è che attorno alle 18.20 Giuseppe Valetti, 78 anni, ex sottufficiale dei carabinieri, ha preso la sua Beretta 7.65 (regolarmente detenuta) ed è andato al civico 21 di via Codignole, dove viveva Satpal Singh, 54, con la famiglia: ha parcheggiato la sua Fiat Panda, ha suonato al citofono ed è salito. (Corriere)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Al centro del dramma, hanno ricostruito gli agenti della Mobile e il pm di turno Francesco Carlo Milanesi, c’era una casa contesa in via Corsica, la miccia dell’esplosione della violenza. (IL GIORNO)
Brescia – Si è chiarito con il trascorrere delle ore il retroscena del doppio dramma che si è consumato nel tardo pomeriggio di sabato tra via Codignole e via Corsica a Brescia, dove Giuseppe Valetti, 78enne sottufficiale dell’Arma dei carabinieri in pensione, ha ucciso con due colpi di pistola Stapal Singh, muratore originario dell’India, 54 anni, padre di due figli di 27 e 28 anni, e poi ha cercato di uccidersi sparandosi in bocca. (IL GIORNO)
Secondo una prima ricostruzione, intorno alle 18 Valetti ha suonato al campanello dell’abitazione in via Codignole, nel quartiere Lamarmora, dove viveva Singh. Quando l’uomo gli ha aperto la porta, l’ex maresciallo gli ha sparato un colpo di pistola al petto. (infodifesa.it)
Non sembra in pericolo di vita Giuseppe Valetti, il 78enne ex sottufficiale dell'Arma dei carabinieri che nella serata di sabato 13 aprile ha ucciso un uomo e poi ha tentato di suicidarsi a Brescia. La vittima è Satpal Singh, 54enne muratore di origini indiane, freddato da un colpo di pistola nella sua abitazione. (Fanpage.it)
Nel servizio l'intervista al figlio della vittima Jatilder Sing. L'uomo, fermato dalla polizia, si trova in ospedale. Ha 78 anni e non è in pericolo di vita. Negli ultimi mesi, riferisce la famiglia di Satpal, pretendeva di tornare nella casa venduta e mandava messaggi minacciosi. (TGR Lombardia)
Sarebbe dunque un movente economico quello che ha armato la mano dell’ex maresciallo dei carabinieri, residente a Rodengo Saiano e, dalle notte di sabato, ricoverato in gravi condizioni alla Poliambulanza di Brescia dopo essersi sparato in bocca in un tentativo di suicidio. (QuiBrescia.it)