Russia, l'allarme di Estonia, Lettonia e Lituania: «Cessate il fuoco? Dopo l'Ucraina Mosca non si fermerà»
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«La proposta fatta a Gedda per una tregua di trenta giorni dimostra chiaramente che sia gli Stati Uniti, sia l’Ucraina sono impegnati a raggiungere la pace. Tuttavia, la Russia non ha dato segni di disponibilità a procedere in questa direzione». Lo ha affermato la scorsa settimana il ministro degli Esteri estone, Margus Tsahkna, nel corso di un incontro tenutosi a Washington alla presenza dei colleghi di Lettonia, Baiba Braze, e Lituania, Kestutis Budrys, con il suo omologo statunitense, Marco Rubio (ilmessaggero.it)
Ne parlano anche altri giornali
Gli Stati baltici temono che un eventuale cessate il fuoco in Ucraina aumenterebbe notevolmente la minaccia alla loro sicurezza, poiché darebbe a Mosca il tempo di riarmarsi e ridistribuire le truppe, riporta il Financial Times. (Tiscali Notizie)
Il 25 marzo, Estonia, Lettonia e Lituania commemorano l’anniversario delle deportazioni russe nella storia, ricordando i 90.000 cittadini baltici che nel 1949 furono strappati dalle loro case e caricati su treni diretti in Siberia, dove molti trovarono la morte. (East Journal)

La pace potrebbe costare alla Russia più della guerra. Ed è il motivo per cui in molti credono che il presidente Vladimir Putin potrebbe essere ben poco convinto di arrivare al cessate il fuoco. (ilmessaggero.it)