Paesi baltici rompono con Putin e la Russia per l'energia, il piano con l'operazione Baltic Synchro

I Paesi baltici dicono addio alla Russia di Vladimir Putin. A febbraio Estonia, Lettonia e Lituania entreranno a far parte del sistema elettrico europeo, ponendo fine alla dipendenza energetica da Mosca. Un passo storico per i tre Paesi ex sovietici, accelerato rispetto ai tempi previsti dopo l’invasione russa dell’Ucraina. Paesi baltici rompono con la Russia per l'energia L'operazione Baltic Synchro Le tensioni con la Russia nel Baltico Paesi baltici rompono con la Russia per l’energia La data da cerchiare col rosso nel calendario è l’8 febbraio 2025: da quel giorno Estonia, Lettonia e Lituania entreranno a far parte del sistema elettrico europeo, attraverso i collegamenti con la Polonia e la Finlandia (Virgilio Notizie)

Ne parlano anche altri giornali

In Finlandia, 4 cavi sottomarini danneggiati. Sospetto sabotaggio: sequestrata una petroliera fantasma russa. Questo è dovuto alla loro posizione geopolitica e dalle loro esigenze di difesa. (Marine CuE)

Mosca accelera la sua guerra ibrida nel Mar Baltico. Tutto parte dalle due basi russe a San Pietroburgo e Kaliningrad identificate come sede dei Baltic Jammer, i disturbatori di frequenze utilizzati da Mosca per le sue attività di "spoofing" capaci di mettere a rischio voli e rotte di navigazioni. (ilmessaggero.it)

Cavi danneggiati nel Baltico, la petroliera Eagle S rimarrà sotto sequestro in Finlandia

– In Finlandia è partita l’ispezione della petroliera Eagle S, sospettata di appartenere alla “flotta fantasma” russa che ha causato il guasto di un cavo sottomarino nel Mar Baltico. (QUOTIDIANO NAZIONALE)