Colpo di sonno per iperlavoro, portuale investe e uccide collega a Genova
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Genova. Un tragico incidente ha scosso il porto di Genova, dove un portuale, Paolo Scovazzi, ha investito e ucciso il collega Giovanni 'Francesco' Macciò mentre quest'ultimo stava controllando i sigilli di un contenitore nel porto Psa di Pra’. L'incidente è avvenuto intorno alle 3 di notte, quando Scovazzi, alla guida di una ralla, ha perso il controllo del mezzo a causa di un colpo di sonno dovuto all'iperlavoro.
Subito dopo la tragedia, Scovazzi è stato sottoposto a una visita medico-legale presso l'ospedale Galliera, dove è risultato positivo ai cannabinoidi, sebbene non in stato di alterazione. L'operaio ha ammesso di aver fumato una canna uno o due giorni prima dell'incidente, spiegando che lo aveva fatto per cercare di dormire, essendo stremato dal lavoro eccessivo.
L'avvocato di Scovazzi ha dichiarato che il suo assistito è distrutto per quanto accaduto e che considera l'altro collega, rimasto ferito nell'incidente, come un fratello. La dinamica dell'incidente è ora al vaglio delle autorità competenti, che dovranno stabilire le responsabilità e le eventuali conseguenze legali per il portuale.
Il caso ha sollevato interrogativi sulle condizioni di lavoro nel porto di Genova, dove i ritmi frenetici e le lunghe ore di lavoro possono mettere a dura prova la resistenza fisica e mentale degli operai.