Con Salvini assolto avremo una vittima della giustizia in meno: all’Italia però servirebbe un ministro capace

Oggi all’Italia più che un ministro in carcere, (non avendo i giudici ravvisato reati), servirebbe un ministro capace, competente. Un ministro dei Trasporti in grado di fare il proprio lavoro, considerato che con la sua non-gestione il settore è scoppiato. Ma questo signor Salvini, che imperversa da circa trent’anni e che da trent’anni occupa il potere ai vari livelli, non è mai pervenuto come ministro. (LaC news24)

La notizia riportata su altre testate

Ma i pubblici ministeri Marzia Sabella, Geri Ferrara e Giorgia Righi l’accusano di sequestro di persona e di rifiuto di atti d’ufficio: «Nell’agosto 2019 – hanno detto nella requisitoria – da ministro dell’Interno aveva l’obbligo di rilasciare senza indugio alla nave dell’Ong Open Arms il place of safety, il porto sicuro, per 147 migranti soccorsi nel Canale di Sicilia. (La Repubblica)

Il leader della Lega da pochi minuti è stato assolto nel processo Open Arms. Ha il cuore a mille, tiene stretta la mano dell… (la Repubblica)

Quasi una scommessa, un presentimento, o la voglia di esercizzare il verdetto. Che arriverà, in serata, e sarà di assoluzione. (La Repubblica)

“E invece tiè!”. Salvini assolto, la “sobria” reazione di Cruciani

" notizia", si congratula la premier Giorgia Meloni: "Difendere i confini italiani non può essere mai un crimine". "C’è un giudice a Palermo! Un abbraccio a Matteo Salvini", manda a dire l’altro vicepremier Antonio Tajani. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Giorgia Meloni viene raggiunta dalla sentenza di assoluzione di Matteo Salvini per il caso Open Arms mentre sta per sedersi alla cena del summit europeo a Saariselka, cento casette in legno in mezzo alle foreste artiche della Finlandia. (ilmessaggero.it)

La notizia era attesa, anche se l’esito non scontato. E quando i giudici hanno proclamato l’assoluzione dell’ex ministro degli Interni con formula piena, perché “il fatto non sussiste”, il conduttore non ha trattenuto la sua soddisfazione. (Nicola Porro)