La moda italiana frena. Fatturato a -6% e outlook al ribasso (-3,5%)

{mfgraph} Moda italiana ancora in rallentamento. Il comparto del fashion tricolore ha riportato, per i primi sei mesi del 2024, un fatturato in calo del 6,1%, accentuando la flessione che aveva caratterizzato già il secondo semestre del 2023. La contrazione si è attestata a quota -7,4% nel primo trimestre, per poi proseguire a -4,7% nel secondo. Nell’andamento complessivo, tuttavia, emergono significative differenze tra i settori «core», vale a dire tessile, abbigliamento pelle, pelletteria e calzature, e quelli «collegati», ovvero beauty, occhiali, gioielli e bigiotteria. (Milano Finanza)

Su altri giornali

A certificarlo è la Confartigianato, che ha calcolato in 1,8 miliardi di euro il crollo registrato dall’export in sei mesi. L'associazione di categoria degli artigiani ha registrato il peggioramento nel corso dell'estate, sulla base degli indicatori del settore. (IL GIORNO)

“Il distretto rischia di perdere il 30 per cento della forza lavoro – spiega Alessandro Conforti (Cgil) con a fianco i rappresentanti delle altre sigle sindacali –: ovvero 1800 lavoratori. Ma la vera ondata potrebbe arrivare se non viene messo in atto un intervento urgente di sostegno alla filiera della moda. (LA NAZIONE)

Il settore della moda per Firenze vale più del 9% delle 116.000 imprese complessivamente attive, il 40% dell’export totale metropolitano, il 24% degli addetti della moda a livello nazionale e 15,1 miliardi di ricavi. (Corriere Fiorentino)

Crisi moda e conciario, Grossi: "Al vertice nazionale nessun rappresentante del Governo"

Prato: via Calabria, via Piemonte, via Liguria sono deserte. Ben prima che il fenomeno dell’imprenditoria cinese prendesse possesso — all’inizio del millennio — delle centinaia di stanzoni al Macrolotto 1, la toponomastica aveva affidato a quelle strade i nomi delle Regioni italiane. (Corriere Fiorentino)

Il Comune di Prato ha rafforzato la necessità di fare squadra di fronte alla crisi convocando il Tavolo del distretto con le associazioni di categoria ed i sindacati per richiedere con più forza misure e sostegni concreti al comparto, elaborando, appunto, un documento congiunto di richieste e urgenze per aiutare il sistema moda pratese. (LA NAZIONE)

Proprio in pieno svolgimento di LINEAPELLE a Milano con il distretto toscano del cuoio in affanno e che chiede aiuti e sostegni, nessuno si presenta. Per di più, secondo quanto emerso da Roma, alla richiesta di risposte concrete per aiutare le imprese in questo periodo difficile di calo degli ordini, la risposta sarebbe stata una semplice dichiarazione d’intenti. (gonews)