Bebe Vio riceve la divisa della nazionale e ironizza sulle protesi: I calzini li do a mia sorella
Bebe Vio riceve la divisa della nazionale e ironizza sulle protesi: I calzini li do a mia sorella 28 agosto 2024 Nel giorno dell'apertura delle Paralimpiadi di Parigi 2024, Bebe Vio ha condiviso un video su Instagram in cui mostra la divisa e tutto il materiale fornito dalla Nazionale in preparazione della partenza. All’interno ci sono anche molti calzini: “Essenziali, andranno tutti a mia sorella!” scherza l'atleta paralimpica, facendo riferimento alle sue protesi. (Il Sole 24 ORE)
La notizia riportata su altri giornali
Nel giorno dell’inaugurazione delle Paralimpiadi di Parigi 2024, Bebe Vio pubblica un video per mostrare la divisa e tutto il materiale ricevuto dalla Nazionale in vista della partenza. La schermitrice veneta rivela il contenuto della valigia ai suoi follower, con un filmato molto ironico. (LAPRESSE)
"Ho appena passato un paio di giorni stupendi al mare.Me la sono goduta e mi sono proprio rilassata. Ora però sono tornata a casa, mi sto preparando per la partenza per Parigi… e sono già di nuovo agitata! Sento la tensione che sale e ho un miscuglio di emozioni dentro che faccio fatica a spiegare…". (La Stampa)
Bebe Vio è pronta per le Paralimpiadi di Parigi 2024 che iniziano proprio oggi, 28 agosto, con la cerimonia d'inaugurazione. Leggi tutta la notizia (Virgilio)
Nel giorno dell'apertura delle Paralimpiadi di Parigi 2024, Bebe Vio ha condiviso un video su Instagram in cui mostra la divisa e tutto il materiale fornito dalla Nazionale in preparazione della partenza. (il Giornale)
Tra tutte le maglie e gli asciugamani ci sono anche tantissimi calzini: «Indispensabili, vanno dritti a mia sorella!» dice l'atleta paralimpica ironizzando sulle sue protesi. (Corriere TV)
Me la sono goduta e mi sono proprio rilassata. Ora però sono tornata a casa, mi sto preparando per la partenza per Parigi e sono già di nuovo agitata! Sento la tensione che sale e ho un miscuglio di emozioni dentro che faccio fatica a spiegare". (la Repubblica)