Acca Larentia, passante urla "Viva la Resistenza" durante la commemorazione: identificato

Acca Larentia, passante urla Viva la Resistenza durante la commemorazione: identificato
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Repubblica Roma INTERNO

"Viva la Resistenza, merde": lo ha urlato un passante durante la manifestazione in memoria dei due militanti del Fronte della Gioventù, Franco Bigonzetti e Francesco Ciavatta, uccisi il 7 gennaio del 1978 davanti alla sede del Msi in via Acca Larentia, nel quartiere Tuscolano a Roma. Il contestatore è stato poi identificato dalle forze dell'ordine. "Invece di arrestare i manifestanti per apologia di fascismo identificano chi si appella alla Costituzione", ha poi spiegato. (Repubblica Roma)

La notizia riportata su altri giornali

Inviati, operatori e fotografi si sarebbero radunati lì fin dalle 8 e 30 di questa mattina, come riporta il Secolo d'Italia. (Liberoquotidiano.it)

«È giusto che vengano commemorati i morti, non è accettabile che questo diventi Predappio, un raduno di neofascisti, di gente che fa il saluto romano». L'uomo aveva urlato «Viva la costituzione italiana, viva la Resistenza, mde» nei pressi della sede romana. (Corriere TV)

È arrivato a fine cerimonia, da solo, dopo che l'assessore comunale Giulio Bugarini era già andato via. (Corriere TV)

Acca Larentia, l'accusa di Rampelli: "La pacificazione non si fa picconando una targa"

La commemorazione di Acca Larentia La commemorazione di Acca Larentia (Virgilio Notizie)

È una ferita ancora aperta che merita il massimo rispetto da parte di ogni istituzione, con l'obiettivo di una vera pacificazione storica, così che episodi di questo tipo non si ripetano mai più". A distanza di 47 anni non si sono rese giustizia e verità nei riguardi di Franco, Francesco e Stefano, ragazzi la cui unica colpa era militare nel Fronte della Gioventù. (Tiscali Notizie)

"L'unica cosa sensata è costruire la pacificazione ma la pacificazione non si costruisce tirando giù a picconate una targa commemorativa", ha premesso Rampelli, riferendosi alla scelta di Roma Capitale di rimuovere la targa dedicata a Stefano Recchioni, uno dei tre giovani del Fronte della Gioventù a essere ucciso tra il 7 e l'8 gennaio 1978 (Liberoquotidiano.it)