Le pensioni del dopo "Quota 100"? Ecco le ipotesi. Ma c'è il rischio di una riforma Fornero bis

Brambilla smentisce poi la notizia diffusasi ieri, secondo cui nel nostro Paese i pensionati avrebbero sorpassato come numero i lavoratori attivi.

Come più volte abbiamo avuto modo di dire, Quota 100 scadrà a dicembre 2021.

Bisognerà prevedere comunque per tempo una nuova disciplina anche per evitare, alla scadenza del 2021, un brusco ritorno alla normativa della Fornero.

Altrimenti si deve pazientemente attendere il compimento dei 67 anni di età in presenza di almeno 20 anni di contribuzione. (Tiscali.it)

La notizia riportata su altri media

In alcuni casi, anche se non si raggiungono i 20 anni di contributi minimi richiesti per l’accesso, si acquisisce comunque il diritto alla pensione di vecchiaia grazie alle pensioni in deroga che richiedono soltanto 15 anni di contributi. (Notizieora.it)

Indennità che ad oggi non gli è stata riconosciuta. A maggio ha presentato all'Inps di Roma la richiesta di indennità di accompagnamento e riconoscimento Legge 104. (VicenzaToday)

Cosa accadrà dopo Quota 100. Quota 100 terminerà alla fine del 2021, “non c’è alcuna intenzione di confermarla”, ha ribadito il sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta aggiungendo che al suo posto verranno messi in campo interventi sostitutivi “all’insegna della massima flessibilità di scelta del lavoratore”. (The Italian Times)

Quattordicesima non pagata. I requisiti per avere diritto alla quattordicesima sono in suo possesso. E’ bene sapere, però, che a settembre l’INPS paga una nuova tranche di quattordicesima e forse, quindi, è il caso di attendere. (Money.it)

Secondo Guerra, "ben un terzo di chi ha fatto domanda per Quota 100 erano persone con un reddito da zero a 13mila euro e di questo un terzo più del 50% aveva reddito zero cioè disoccupati". Per la sottosegretaria dunque Quota 100 "ha dato risposte ad alcuni problemi", ma non a quello del lavoro. (Today)

Resta invece ancora da capire cosa succederà in merito a coloro che finora hanno deciso di procedere al ritiro del proprio assegno in contanti. Se tale metodo fosse confermato anche per agosto 2020, i pagamenti degli assegni in contanti potrebbero iniziare a essere eseguiti a partire dal prossimo 27 luglio. (Fidelity News)