Arresti a Napoli per mazzette sui certificati di morte, l’intercettazione: “L’impiegato del Comune è a disposizione”

L’associazione a delinquere delle mazzette sui certificati di morte a Napoli era “formata da almeno 65 persone” ed era capeggiata da tre dirigenti del distretto sanitario 24 dell’Asl Napoli 1, con sede in via Chiatamone: i dottori Federico Mirante, Luigi Rinaldi e Margherita Tartaglia, che hanno agito “mediante un preciso modus operandi e con compiti ed attività ben collaudate”. I tre sono ritenuti promotori e organizzatori “di una struttura permanente nel tempo, operativa anche oggi, adeguata rispetto al fine criminoso da raggiungere, dove i singoli associati divenivano parti di un tutto finalizzato a commettere una serie indeterminata di delitti della stessa specie”. (Il Fatto Quotidiano)
Ne parlano anche altre testate
È in corso una maxi operazione dei carabinieri del Nas a Napoli e Salerno. L’ordinanza è stata emessa dal gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Procura, all’esito delle indagini coordinate dagli stessi pm partenopei. (Il Fatto Quotidiano)
Dalle prime ore dell'alba, i Carabinieri del NAS stanno conducendo una vasta operazione tra Napoli e Salerno, eseguendo un'ordinanza applicativa di misure cautelari per 70 indagati. L'indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli, ha rivelato un sistema ben rodato di falsificazioni documentali, corruzione e truffa ai danni del Servizio Sanitario Nazionale. (Il Vescovado Notizie)
Soldi estorti sulla pelle delle persone comuni alle prese con il dramma della scomparsa di un parente. Eccola l’ultima frontiera della truffa al sistema sanitario nazionale. (ilmattino.it)
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Sono stati trovati i kit di dna presso le sedi delle pompe funebri già firmati dai medici e quindi l’accertamento di centinaia di campi di imputazione”. “Gli accertamenti del Dna sui cadaveri non venivano fatti dai medici legali ma venivano gestiti dagli stessi titolari delle pompe funebri. (LAPRESSE)
Una organizzazione criminale capace di tessere una trama in cui ciascuno, per la propria parte e in una tetragona suddivisione di compiti e ruoli, riusciva a mungere denaro a palate sui certificati di morte e sui permessi per gli invalidi. (ilmattino.it)