La «legge» del mercato a Gaza
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Qualche giorno fa, alle prime ore del mattino, gruppi di uomini camminavano torvi per il mercato di Deir al-Balah assicurandosi, con l’ausilio di spavaldi Ak47, che le serrande fossero abbassate. Il mercato del centro è forse l’ultimo ancora in piedi di tutta Gaza. Chi ha viaggiato lungo la Striscia ormai resta sorpreso non di fronte ai palazzi sventrati o crollati su se stessi, ai cumuli di detriti e ambulanze accartocciate, agli accampamenti precari di tende avvolti dalla polvere, bensì di fronte a strade ancora integre, pareti verticali e palazzine con vetri alle finestre. (il manifesto)
La notizia riportata su altri media
Una misura di isolamento che ha portato alla chiusura delle poche panetterie e cucine che funzionavano nei campi profughi. Stefano Leszczynski – Città del Vaticano Le Nazioni Unite tonano a lanciare l’allarme sulla grave situazione umanitaria nella Striscia di Gaza (Vatican News - Italiano)
Yasmin vive in una tenda con il marito e le quattro figlie in un campo a Jabalia nel centro di Gaza. La crisi umanitaria nella Striscia di Gaza è a livelli disastrosi. Decine di persone che non possono permettersi più di un pasto al giorno, come Yasmin Eid e la sua famiglia. (Euronews Italiano)
Reportage dalla striscia di Gaza dove gli aiuti non arrivano quasi più oppure vengono saccheggiati. Israele blocca i convogli e i pochi generi alimentari che si trovano hanno prezzi altissimi: 100 euro per un sacco di farina. (il manifesto)
Così una portavoce della agenzia umanitaria Unrwa ha descritto l’impatto della imboscata tesa a un convoglio umanitario il 16 novembre al valico di Kerem Shalom, nel profondo sud della Striscia. Per la popolazione, che da mesi è in lotta perpetua con la fame ed è allo stremo delle forze, si è trattato di un colpo ulteriore. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
I camion facevano parte di un unico convoglio di 109 mezzi che stavano trasportando scorte alimentari fornite dall'UNRWA e dal World Food Programme. Almeno 97 camion di aiuti umanitari sono stati bloccati e saccheggiati nella giornata di sabato scorso a Kerem Shalom, al valico tra l'Egitto e il Sud di Gaza (Today.it)
I feriti non si contano più. Dopo il distruttivo raid israeliano su un'area residenziale densamente popolata a Beit Lahia nella Striscia di Gaza, che ha provocato la morte di quasi 100 persone fra cui soprattutto donne e bambini, si scava tra le macerie in cerca dei numerosi dispersi con la speranza di trovare qualcuno vivo. (Il Giornale d'Italia)