Violenza sessuale su minore, arrestato sacerdote a Piazza Armerina

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Grandangolo Agrigento INTERNO

Le indagini erano stata avviate lo scorso dicembre dopo la denuncia di un giovane alla squadra mobile.

Gli uomini della Squadra mobile hanno ascoltato decine di persone informate sui fatti, molte delle quali avrebbero fornito elementi di riscontro a quanto denunciato dalla vittima.

“Ogni dettaglio raccontato dalla presunta vittima ha trovato riscontro all’esito dell’attività investigativa, a conferma della piena genuinità dei fatti denunciati”, spiegano gli investigatori

I contenuti dei numerosi supporti di memoria, computer e telefono cellulare sono stati sequestrati, duplicati da un consulente tecnico nominato dalla Procura e analizzati dalla Squadra mobile di Enna (Grandangolo Agrigento)

Su altre fonti

La squadra mobile ha raccolto le testimonianze di altri giovani Gli agenti della Squadra Mobile di Enna hanno dato esecuzione alla misura cautelare degli arresti domiciliari disposta dal gip su richiesta del procuratore Massimo Palmeri e dei sostituti Stefania Leonte e Orazio Longo. (Il Primato Nazionale)

Rugolo negò tutto, l’altro prete lo appoggiò “ed io venni visto come un visionario o un pazzo che aveva inventato tutto”. Il genitore gli chiede in modo esplicito cosa fosse successo con don Rugolo, “visto che io non andavo più in parrocchia”. (Estense.com)

La denuncia formalizzata alla squadra mobile sul finire dello scorso anno dal giovane assistito dall'avv. Eppure si pensa che ci possano essere altri vittime dei presunti abusi (La Sicilia)

I poliziotti, durante i loro servizi motomontati, hanno notato un continuo movimento di giovani in un vicolo del Borgo antico, dove abita un noto pregiudicato dedito abitualmente all’attività di spaccio. (Tarantini Time)

– Un sacerdote delle Diocesi di Piazza Armerina è stato arrestato dalla quadra mobile di Enna per violenza sessuale e atti sessuali con minorenni commessi quando era seminarista e anche dopo la sua ordinazione. (Madonie Press)

Per questo la Procura di Enna ha lanciato un appello «invitando le eventuali altre presunte vittime a denunciare» Le indagini erano stata avviate lo scorso dicembre dopo la denuncia di un giovane alla squadra mobile. (Corriere della Sera)