Un no a Meloni o all'Italia? Il dilemma del Pd e il precedente su Gentiloni

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PNRR Ponte sullo Stretto

Sarà complicato per il Pd non votare a favore di Raffaele Fitto in Europa. Perché fu proprio Fitto a sostenere Paolo Gentiloni cinque anni fa. Era il 3 ottobre del 2019 quando il commissario italiano designato per l’Economia si presentò davanti al Parlamento europeo per ottenere la «fiducia». All’audizione partecipò anche Fitto, che allora era co-presidente dei Conservatori e che alla vigilia del voto garantì all’ex premier dem il sostegno del suo gruppo. (Corriere della Sera)

Su altre fonti

Come anticipato negli scorsi giorni, il ministro al Pnrr sembrerebbe destinato alla vicepresidenza del governo europeo con delega all’Economia e al Piano nazionale di ripresa e resilienza, ma a sinistra si è aperto il dibattito sulla posizione da assumere al momento della votazione. (il Giornale)

"Noi stiamo ancora aspettando di capire quale sarà il portafoglio e abbiamo già chiesto al Governo di chiarire chi seguirà i dossier che in questo momento ha Fitto. Non ci possiamo permettere rallentamenti. (la Repubblica)

Non si sbilancia su Fitto, ma rinnova al governo italiano a guida Meloni la sua stima e vicinanza ideologica. ha affermato Orban - Ma conosco la persona ed è un uomo eccezionale". (Teleborsa)

Quei distinguo su Fitto e l’interesse dell’Italia

Nella frenesia voyeuristica che ha contagiato quasi tutti gli organi d’informazione nostrana nelle ultime due settimane, ai più è ovviamente sfuggito un retroscena, pubblicato un paio di giorni fa sul quotidiano tedesco Die Welt, che riguarda la nomina di Raffaele Fitto a commissario europeo. (opinione.it)

Caro Tescari, Caro direttore, leggo con disappunto che sembrerebbe complicato per il Pd votare in favore di Fitto in Europa. Scherziamo? A parte il fatto che il ministro ha dimostrato all’Italia e all’Europa di essere un politico serio, competente e preparato, cosa abbastanza rara nell’attuale agone politico, possibile che Schlein che cerca fino allo sfinimento l’inclusione per la sua parte politica, non capisca che assai più importante è l’inclusione quando c’è di mezzo l’interesse nazionale? Possibile che i nostri partiti non riescano a rinunciare ai piccoli interessi di bottega anche a costo di sfigurare in Europa? Dai, un po’ di buon senso! (Corriere della Sera)

Caro Tescari, La fronda che si è aperta, anche se in modo al momento sotterraneo, nei confronti di un incarico di rilievo nella Commissione per Raffaele Fitto è davvero incomprensibile. (Corriere della Sera)