Dieta Mediterranea, dopo 14 anni dal riconoscimento Unesco solo il 23% dei giovani la pratica: “Troppo costosa”. Ma non è vero
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Di Osservatorio Waste Watcher International La scorsa settimana la Dieta Mediterranea ha festeggiato i 14 anni di riconoscimento quale patrimonio culturale da parte dell’Unesco. Quattordici anni dopo, cosa è rimasto, in Italia, di questa tradizione distintiva per il nostro Paese? Oggi i giovani non solo faticano a praticare la Dieta Mediterranea: spesso neppure la riconoscono, come testimonia la nuova indagine dell’Osservatorio Waste Watcher International “La Dieta Mediterranea in Italia: un’eredità di cui riappropriarsi”. (Il Fatto Quotidiano)
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A fare il punto, a 14 anni dal riconoscimento della Dieta Mediterranea come patrimonio culturale da parte dell’Unesco, è una nuova indagine dell’Osservatorio Waste Watcher da cui emerge chiaramente che, sul tema, gli italiani hanno ancora tanto da imparare. (Nutri & Previeni)
A suggellarlo, la stretta di mano del sindaco Francesco Paolo Ricci e del presidente regionale della Coldiretti Alfonso Cavallo, oltre la targa inaugurata a Palazzo Gentile. Bitonto è il primo Comune a siglare un protocollo d’intesa con Coldiretti Puglia finalizzato a favorire nelle mense scolastiche prodotti a kilometro 0, glifosate free e non industriali. (da Bitonto)
Si è concluso a tavola il summit sulla Dieta Mediterranea dal titolo “Mediterranean Diet feeds the future - A journey on fertility, longevity, and prosperity”, l'evento che, tra Portici, Pollica e Acciaroli, è riuscito ad attirare l'attenzione di istituzioni accademiche di prestigio e organizzazioni internazionali, confermando l'importanza della Dieta Mediterranea come modello di sostenibilità e benessere per il futuro globale. (Corriere della Sera)
Dal 14 al 17 novembre 2024, Portici e Pollica sono state il cuore pulsante del "Global Summit Mediterranean Diet Feeds the Future". (ilmattino.it)
Il dibattito vede due schieramenti: chi vuole le vette come un “parco divertimenti” senza regole e a cielo aperto, sogno del business del turismo; altri invece ambiscono una montagna a misura di residente, come un luogo da vivere. (Il Fatto Quotidiano)