Nordio: "Un giudice deve motivare in modo esauriente la sentenza, politico il concetto di sicurezza"

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Il titolare di via Arenula risponde a interrogazioni sulle dichiarazioni rese in merito alla compatibilità del Protocollo tra Italia e Albania rispetto alla normativa europea e internazionale, presentata dal deputato di Iv Faraone. Protocollo che il ministro Nordio definisce “un unicum nel panorama internazionale, basato sull'equa condivisione delle responsabilità con i Paesi terzi e in linea con gli obblighi previsti dal diritto internazionale dell'Ue, per usare le stesse parole della presidente della Commissione Europea”. (RaiNews)

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Roma, 23 ott. – “Il giudice, in questo caso del Tribunale di Roma, deve motivare in modo esauriente, completo e relativo al caso concreto la ragione per cui quella determinata persona provenga da un Paese che non è considerato sicuro in relazione alle sue particolari situazioni soggettive e oggettive. (Agenzia askanews)

In questo gioco di finzioni e di velenosa propaganda un posto d’onore spetta senza dubbio all’invenzione del “paese sicuro”. (il manifesto)

25, recante «Attuazione della direttiva 2005/85/CE recante norme minime per le procedure applicate negli Stati membri ai fini del riconoscimento e della revoca dello status di rifugiato»; Vista la direttiva 2013/32/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 26 giugno 2013; Vista la sentenza della Corte di Giustizia dell'Unione Europea, del 4 ottobre 2024 (causa C-406/22), che dichiara che «l'articolo 37 della direttiva 2013/32/UE deve essere interpretato nel senso che osta a che un paese terzo sia designato come Paese di origine sicuro quando alcune parti del suo territorio non soddisfano le condizioni materiali per tale designazione, stabilite nell'allegato I della predetta Direttiva»; Considerata la straordinaria necessita' ed urgenza di designare i Paesi di origine sicuri, tenendo conto della sentenza della Corte di Giustizia dell'Unione Europea, del 4 ottobre 2024 (causa C-406/22), escludendo i Paesi che non soddisfano le condizioni per determinate parti del loro territorio (Camerun, Colombia e Nigeria); Considerato il regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio del 14 maggio 2024, n. (Dottrina Lavoro)

Migranti, ira delle toghe. Un caso col Consiglio d'Europa, interviene Mattarella

Alcune delle quali verranno sbrogliate tra poco più di un mese dai giudici della Cassazione, chiamati a decidere se d’ora in avanti i magistrati dovranno limitarsi ad applicare il provvedimento del governo sui Paesi considerati sicuri oppure se di volta in volta potranno procedere a una propria valutazione. (ilmessaggero.it)

Il caso è scoppiato venerdì scorso quando, richiamando una sentenza della Corte di Giustizia Europea del 4 ottobre, i giudici di Roma, sezione immigrazione, hanno stabilito che i Paesi di provenienza dei migranti, Egitto e Bangladesh, non sarebbero da considerarsi "sicuri". (Today.it)

Se non è guerra, ci somiglia molto. Dopo le accuse reciproche e pubbliche dell’ultima settimana — in un clima di altissima tensione che covava da tempo ma che è arrivato al culmine a seguito della decisione del tribunale di Roma di bloccare il trattenimento di 12 migranti nel centro per i rimpatri in Albania — tra magistratura e politica è veramente scontro aperto. (Corriere Roma)