Wafa, 47 uccisi nei raid notturni sul centro di Gaza
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Quarantasette palestinesi sono stati uccisi e decine sono rimasti feriti, la maggior parte bambini e donne, nei raid notturni israeliani sulla Striscia di Gaza centrale. Lo riferisce l'agenzia palestinese Wafa spiegando che gli attacchi hanno preso di mira la città di Deir al-Balah, il campo profughi di Nuseirat e la città di Al-Zawaida. "Molte persone sono rimaste uccise a Nuseirat, dove gli attacchi hanno colpito diverse case, comprese quelle che ospitavano famiglie sfollate", scrive la Wafa. (Tiscali Notizie)
Ne parlano anche altre testate
L’assedio militare israeliano che da un mese soffoca il nord di Gaza avanza in un silenzio irreale. Giungono notizie di massacri a Jabaliya, Beit Hanoun, Beit Lahiya e di fughe massicce di popolazione palestinese verso sud, ma spesso le immagini disponibili sono solo quelle fornite dagli account ufficiali dell’esercito israeliano. (il manifesto)
Gli Stati Uniti si sono detti ”profondamente preoccupati” per “l’orribile” attacco aereo condotto da Israele su Beit Lahiya. (Il Fatto Quotidiano)
Possono, in rare occasioni, essere scortati dai soldati israeliani in visite lampo a Gaza, dove vengono mostrati loro presunti nascondigli di armi o tunnel che l’esercito afferma siano usati da Hamas. Ci sono circa 4.000 giornalisti stranieri accreditati in Israele per coprire la guerra. (Contropiano)
Tra le vittime anche molti bambini. Città del Vaticano Sono 143 i morti accertati a Beit Lahiya,nella Striscia di Gaza, in seguito a due distinti bombardamenti aerei israeliani avvenuti ieri. (Vatican News - Italiano)
Lo segnalano funzionari palestinesi, precisando che in un raid su Khan Younis hanno perso la vita almeno quattro persone, tra cui due donne e un bambino. Secondo i media palestinesi, almeno 143 persone sono state uccise negli attacchi israeliani a Gaza nella sola giornata di martedì 29 ottobre. (LAPRESSE)
E il probabile attacco iraniano fa lievitare il prezzo del petrolio a New York. «L'Iran risponderà all'attacco israeliano del 26 ottobre al momento giusto e nel modo giusto», fa sapere il consigliere della Guida suprema iraniana Ali Khamenei. (ilmessaggero.it)