Rende, la giunta e la maggioranza: «ingiustizia è fatta. Ora ricorso al TAR»
RENDE – “Oggi, come ieri, non abbiamo nulla da temere. Abbiamo sempre agito con trasparenza per il bene comune, per la nostra città“. A scriverlo in una nota la giunta e la maggioranza del comune di Rende. “Dimettersi – questo sia chiaro a chi oggi canta vittoria, disconoscendo le basilari norme del diritto e senza rendersi conto del danno fatto a questo municipio – non avrebbe cambiato il corso di una storia, purtroppo già scritta. (Quotidiano online)
La notizia riportata su altre testate
Lo scioglimento per infiltrazioni mafiose è stato disposto in conseguenza degli esiti del lavoro svolto dalla Commissione di accesso antimafia nominata nei mesi scorsi dal prefetto di Cosenza, Vittoria Ciaramella, e composta dal prefetto Antonio Reppucci, dal vice questore aggiunto Giuseppe Zanfini e dal tenente colonnello dei carabinieri Dario Pini, ea seguito del coinvolgimento del sindaco, ndrangheta attiva nell’area urbana di Cosenza. (Il Dispaccio)
Il provvedimento di sospensione si è reso necessario ricorrendo urgenti motivi connessi all’esigenza di garantire la normale attività amministrativa dell’Ente, in attesa del perfezionamento dell’iter procedurale del decreto del Presidente della Repubblica di scioglimento Santi GIUFFRE’, Prefetto a riposo, la dott. (Corriere di Lamezia)
Il prefetto di Cosenza, Vittoria Ciaramella, a seguito della deliberazione del Consiglio dei Ministri di ieri con cui è stato disposto lo scioglimento del consiglio comunale di Rende e il conseguente affidamento della gestione dell’ente ad una commissione straordinaria, ha sospeso tutti gli organi di governo del Comune nominando i commissari prefettizi per la provvisoria gestione dell’ente. (Il Dispaccio)
COSENZA – Il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, ha deliberato lo scioglimento del Consiglio comunale di Rende per infiltrazioni mafiose e l’affidamento della gestione del Comune, per la durata di diciotto mesi, a una commissione straordinaria. (Quotidiano del Sud)
Non solo. Tra le ipotesi della Dda di Catanzaro si parlava anche di rapporti tra amministratori e presunti boss. (StrettoWeb)
Interessi delle ‘ndrine sul Comune di Rende e rapporti tra amministratori e presunti boss. (Il Vibonese)