Manuel Bortuzzo: «Denunciai un istruttore che baciava un'allieva 14enne. E lasciai il Veneto...»

Manuel Bortuzzo: «Denunciai un istruttore che baciava un'allieva 14enne. E lasciai il Veneto...»

«Non ho mai spiegato davvero perchè dal Veneto io sia arrivato a Roma: ho denunciato un allenatore quando l'ho visto baciare una mia collega quattordicenne. Fu incriminato ma prima della fine del processo venni interdetto da tutte le palestre del Veneto» I riflettori sulla vita di Manuel Bortuzzo si accendono in quella notte terribile del febbraio 2019. uno scambio di persona, un colpo di pistola, una carriera nel nuoto professionistico stroncata a soli diciannove anni. (ilgazzettino.it)

La notizia riportata su altre testate

Il nuotatore 25enne che nel 2019 ha perso l’uso delle gambe a causa di una sparatoria a Roma che peraltro non era destinata a lui. Con il nuoto è successo così, è rimasto in sospeso per anni, poi si è ripresentato”. (Il Fatto Quotidiano)

Al libro “Soli nella tempesta. Nel futuro di Manuel Bortuzzo c’era il nuoto professionistico e se il destino non si fosse intromesso oggi sarebbe al fianco di altri nuotatori della sua generazione come Thomas Ceccon e Nicolò Martinenghi. (ilmessaggero.it)

Sono trascorsi 5 anni da quando, nel 2019, Manuel Bortuzzo venne colpito da un colpo di pistola che lo ha portato, a soli 20 anni, a perdere l'uso delle gambe. Torna a farlo in un'intervista al Corriere, in occasione dell'uscita del suo libro "Soli nella tempesta - disciplina e armonia per affrontare le battaglie della vita". (Today.it)

Manuel Bortuzzo si racconta in un libro, Soli nella tempesta

Manuel Bortuzzo ha accettato di essere costretto su una sedia a rotelle, ma elaborare cosa gli è successo si è rivelato peggio di un lutto. A raccontarlo è lui stesso al Corriere della Sera. (Radio 105)

"Soli nella Tempesta" è il titolo del nuovo libro di Manuel Bortuzzo, il nuotatore triestino la cui vita è cambiata per sempre quando il 9 febbraio del 2019 si è ritrovato coinvolto in una sparatoria nei quartieri di Roma, dove è stato ferito gravemente al punto da perdere definitivamente l'uso degli arti inferiori. (Movieplayer)

L’atleta racconta in un libro e in questa intervista come ha imparato «ad accogliere la disperazione» e a guardarsi solo «come un ragazzo seduto». Dopo la sparatoria che lo ha costretto su una sedia a rotelle e la decisione di tornare in vasca: «Solo per me» (OGGI)