Assange, 'Washington ha criminalizzato il giornalismo'

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Il Messaggero Veneto ESTERI

"Vedo più impunità, più segretezza, più rappresaglie per aver detto la verità, e più autocensura. E' difficile non tracciare una linea tra il governo degli Stati Uniti che attraversa il Rubicone criminalizzando a livello internazionale il giornalismo e il freddo clima attuale per la libertà di espressione". Lo ha detto il fondatore di WikiLeaks, Julian Assange, testimoniando al Consiglio d'Europa nel suo primo intervento pubblico dal rilascio e dopo 14 anni di isolamento e detenzione. (Il Messaggero Veneto)

Se ne è parlato anche su altre testate

Assange ha parlato della sua esperienza di prigioniero di coscienza, quattordici anni di detenzione e isolamento, chiarendo che la sua liberazione è una resa per il giornalismo e la libertà di informazione. (articolo21)

Non sono libero oggi perché il sistema ha funzionato. Sono libero oggi perché dopo anni di carcere mi sono dichiarato colpevole di giornalismo“. (Il Fatto Quotidiano)

" Alla fine ho scelto la libertà, piuttosto che una giustizia irrealizzabile ", ha dichiarato nel discorso tenuto davanti a una commissione per i diritti umani del Consiglio d'Europa, a Strasburgo, che in un recente rapporto lo ha riconosciuto come prigioniero politico. (il Giornale)

Sono libero oggi dopo gli anni di carcere perché mi sono dichiarato colpevole di aver fatto giornalismo". "Non sono libero oggi perché il sistema funziona. (ilmessaggero.it)