Violenza sulle donne, Meloni: "Valditara? L'immigrazione illegale incide, ma ci sono anche ragioni culturali"
"Il tema della violenza sulle donne è un tema che siamo purtroppo lontani dal risolvere, le cause vanno affrontate tutte, ci sono dei dati che parlano anche di un'incidenza significativa dell'immigrazione illegale di massa su questo tema ed è una delle ragioni per cui l'Italia lavora per fermare l'immigrazione illegale di massa e continuerà a lavorare. Cr… (L'HuffPost)
La notizia riportata su altri giornali
Si doveva parlare del valore della Fondazione Giulia Cecchettin, non aprire una discussione sull’origine o sulla persistenza del patriarcato”, così Giorgio Mulè, deputato di Forza Italia commentando le dichiarazioni del ministro Valditara che durante la presentazione della fondazione dedicata a Giulia Cecchettin ha parlato della lotta al patriarcato come di lotta “ideologica” accusando l’immigrazione illegale. (Il Fatto Quotidiano)
Secondo il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara «L’incremento dei fenomeni di violenza sessuale è legato anche a forme di marginalità e devianza in qualche modo discendenti dalla immigrazione illegale». (Corriere della Sera)
A dirlo è a presidente del Consiglio Giorgia Meloni in un punto stampa a Rio de Janeiro, a margine dei lavori del G20. L'immigrazione illegale ha "un'incidenza significativa" sul problema della violenza contro le donne. (Today.it)
"Ci sono sicuramente dei dati che parlano anche di un'incidenza significativa dell'immigrazione illegale di massa su questa materia. Una delle ragioni per le quali l'Italia lavora per fermare l'immigrazione illegale di massa e continuerà a lavorare per fermare l'immigrazione illegale di massa. (Il Sole 24 ORE)
Sempr… Vorrei però chiedere agli amici cattedratici se un ministro della Repubblica sia considerato fonte affidabile o inaffidabile. (La Stampa)
«La visione ideologica vorrebbe risolvere la questione femminile lottando contro il patriarcato. Ma come fenomeno giuridico è finito con la riforma del diritto di famiglia del 1975, che ha sostituito alla famiglia fondata sulla gerarchia la famiglia fondata sulla eguaglianza». (Avvenire)