Morto lo scrittore vicentino Vitaliano Trevisan, aveva 61 anni

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Aveva preso parte anche in veste di attore ad alcuni progetti, l'ultimo, datato 2019 è "Il grande passo" di Antonio Padovan

La scrittura per il teatro e il cinema. Con il tempo, oltre alla letteratura, Trevisan si dedicò anche alla scrittura per il cinema e per il teatro.

Aveva pubblicato per Einaudi “I quindicimila passi” con cui vinse il Premio Campiello Francia, il suo ultimo scritto “Works”, risale al 2016. (Fanpage.it)

Se ne è parlato anche su altri media

Vitaliano Trevisan è morto. Eppure lo è. Ciao Vitaliano Trevisan”. (L'Eco Vicentino)

Tra gli altri suoi libri, per Einaudi, Un mondo meraviglioso, uno standard (2003), Shorts (2004, vincitore del Premio Chiara), Il ponte, un crollo (2007) e Grotteschi e Arabeschi (2009). "A nome dell'amministrazione comunale - dichiara Rucco - esprimo cordoglio per la prematura scomparsa di Vitaliano Trevisan, eclettico artista vicentino le cui doti di scrittore, attore e regista sono state in più occasioni riconosciute a livello nazionale e internazionale. (Sky Tg24 )

Forti piogge hanno colpito la zona, intervenuti i vigili del fuoco. Una donna è riuscita a scappare, secondo quanto riportato dai vigili del fuoco. (LaPresse)

Scrittore, attore, drammaturgo, regista teatrale e sceneggiatore, Vitaliano Trevisan è morto all’età di 61 anni. Nelle scorse settimane aveva raccontato il ricovero in un reparto di psichiatria. Nato a Sandrigo, in provincia di Vicenza, il 12 dicembre 1960, Vitaliano Trevisan è morto all’età di 61 anni. (Il Libraio)

Trevisan era stato dimesso a fine ottobre dal reparto psichiatria di Montecchio Maggiore, a seguito di un ricovero richiesto dalla sua compagna, che temeva per la salute e l’incolumità dell’uomo. L’attività d’attore sarebbe poi continuata nel corso degli anni, parallelamente a quella di scrittore (Ciak Magazine)

Trevisan era abituato a camminare lungo i bordi, lo ha raccontato magnificamente in Works, senza dubbio il suo capolavoro, splendido esempio di autofiction Marginale, spigoloso, diretto al limite del brutale, anticonformista per vocazione e sempre bastian contrario, antipatico a molti. (il mattino di Padova)