Venezia, Cristian Trolese annuncia la morte sui social: arrestato lo spacciatore

In una «storia» sui social di qualche giorno fa aveva scritto «barre» pesanti, sotto una foto in cui si versava un superalcolico. «Vivo o morto non cambia nulla. Ma non lo farò né per te né per la mia famiglia. Un suicidio assistito. Nonostante Cara ti avevo in testa. Ma stasera morirò, Non preoccuparti Starò bene!». Nel suo canale YouTube, dove definiva la sua musica «emo trap», le quattro canzoni caricate avevano tutti titoli piuttosto inquietanti: «Cicatrici», «Overdose x Louis», «Alcool e Benzo», «Giovane ragazzo morto». (Corriere della Sera)

Su altre testate

Durante quella maledetta notte, accanto a lui, in quella camera, c’era qualcun altro. «Cristian aveva preannunciato sui social l’intenzione di suicidarsi. (ilgazzettino.it)

Il giovane era un musicista e per anni aveva sofferto di problemi legati alla dipendenza. Si indaga sull'accaduti. (Fanpage.it)

A fornire le sostanze stupefacenti ritenute responsabili della morte del rapper Nicolò Cristian Trolese sarebbe stato uno spacciatore di 22 anni, di origini albanesi, trasferitosi in Italia da pochi mesi e alloggiato in un bed & breakfast. (ilgazzettino.it)

Il caso che lo riguarda è ancora avvolto nel mistero, con le forze dell’ordine al lavoro su più piste. Nella sua giovane esistenza, Trolese aveva affrontato diverse avversità, tra cui la morte del padre e del nonno, che lo aveva cresciuto. (Virgilio Notizie)

L'autopsia sarà il passo cruciale per gettare luce sulla causa di questa perdita sconvolgente. Il suo cuore aveva già cessato di battere quando è stato scoperto, lasciando dietro di sé un enigma dietro l'apparente calma del sonno. (La Voce di Rovigo)

C’è un iscritto nel registro degli indagati per la vicenda della morte del rapper 21enne Cristian Trolese, trovato senza vita nella casa dove abitava a Camponogara lo scorso 5 gennaio. A mettergli le manette ai polsi sono stati i carabinieri che, durante un controllo, han… (La Nuova Venezia)