Giorni decisivi per la manovra finanziaria. Per venerdì l'approvazione
La Manovra finanziaria 2024 riprende il suo iter dopo una breve frenata. L'approdo in Aula è previsto per mercoledì 18 dicembre, con l'approvazione finale fissata per venerdì 20 dicembre. Dopo le critiche sollevate dalle opposizioni, il maxi emendamento originariamente elaborato dal governo è stato spacchettato in sei emendamenti distinti, ciascuno relativo a specifiche materie trattate. I testi sono stati depositati in Commissione Bilancio della Camera, ma a firma dei relatori e non del governo, in quanto le attuali regole parlamentari non consentono il deposito di un maxi emendamento. (ciociariaoggi.it)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Si tratta di un pacchetto di sei emendamenti dei relatori e di un fascicolo di riformulazioni di emendamenti parlamentari. È quanto emerge dagli emendamenti depositati ieri sera in commissione Bilancio alla Camera (il Giornale)
Stallo stanotte nei lavori sulla Manovra in commissione Bilancio alla Camera. (Sky Tg24 )
La nuova veste formale serve a evitare due obblighi: predisporre le relazioni tecniche per le modifiche, e dare tempo ai gruppi per la presentazione di eventuali sub emendamenti. (Il Sole 24 ORE)
Pd, M5S, Avs, Italia Viva chiedono al presidente della Camera di valutare "inammissibilità" del testo depositato dai relatori in commissione Bilancio: "Compromessa possibilità di esercitare controllo parlamentare adeguato e responsabile" (Adnkronos)
Molta la carne al fuoco del disegno di legge di bilancio che, contrariamente alle previsioni di un celere via libera a Montecitorio, non dovrebbe essere approvato dalla Camera prima di venerdì 20 dicembre per poi passare al Senato per un frettoloso disco verde pre-natalizio. (Italia Oggi)
La Manovra riparte dopo la frenata. L'approdo in Aula è previsto mercoledì 18 dicembre con l'approvazione venerdì 20. Il maxi emendamento elaborato dal governo è stato spacchettato in sei emendamenti in base alle materie trattate e depositato in commissione Bilancio della Camera a firma dei relatori e non del governo. (Adnkronos)