Cina, 'la bozza della Cop29 non è soddisfacente'
(ANSA-AFP) - La Cina ha respinto la bozza di accordo sulla finanza climatica, diffusa stamani alla Cop29 di Baku dalla presidenza azera. "Il testo attuale contiene numerosi elementi che non sono soddisfacenti né accettabili per la Cina - ha dichiarato il rappresentante di Pechino, Xia Yingxian, durante la plenaria di oggi. Xia ha ribadito il no del suo paese al testo che obbigherebbe la Cina a contribuire agli aiuti finanziari verso i paesi via via di sviluppo, mentre l'Europa e altri paesi ricchi vorrebbero includere i fondi già erogati da Pechino nell'obiettivo di finanza climatica. (Tiscali Notizie)
Su altri media
A Baku stanno per scadere i tempi regolamentari della conferenza che deve trovare un nuovo obiettivo di finanza climatica. Il testo rispecchia ancora le divisioni tra i Paesi (Sky Tg24 )
Bocciata la prima, si aspetta la seconda. Ora si aspetta una seconda bozza, che si spera conterrà una vera proposta di mediazione da parte della presidenza azera. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Le delegazioni hanno cominciato a giocare le loro carte, ma queste non combaciano: l’alleanza di 134 Stati del sud del globo chiede a UE, USA e Giappone in particolare 500 miliardi di dollari all’anno fino al 2030. (rsi.ch)
Oggi la conferenza dovrebbe chiudersi, ma i negoziati sono ancora in alto mare, e uno slittamento a domani appare probabile. Ieri mattina la presidenza azera ha presentato le prime bozze di documenti sui principali dossier. (Tiscali Notizie)
La comunità internazionale aveva concordato di limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi nell'Accordo sul clima di Parigi del 2015. Nel piano d'azione nazionale sul clima per il periodo 2025-2030 la Svizzera si è impegnata a ridurre le emissioni di CO2 del 50% rispetto al 1990. (Corriere del Ticino)
Proviamo a capire cosa significano i termini più usati alla Conferenza sul clima dell'Onu, e che più dividono i Paesi partecipanti. Il primo Global stocktake è un documento che ogni cinque anni deve fare il punto su ciò che è stato fatto per rispettare l’Accordo di Parigi, e indica cosa occorre fare in futuro per allinearsi ad esso. (Corriere della Sera)