Elezioni regionali Emilia-Romagna, Prodi e Ugolini al seggio per il voto

Elezioni regionali Emilia-Romagna, Prodi e Ugolini al seggio per il voto 17 novembre 2024 Prima giornata di voto in Emilia-Romagna, dove i cittadini sono chiamati a decidere per il nuovo presidente di Regione. Le urne sono aperte dalle 7 di questa mattina fino alle 23 e rimarranno aperte anche lunedì dalle 7 alle 15. L'ex presidente del Consiglio Romano Prodi e la candidata del centrodestra Elena Ugolini si sono recati oggi al seggio per esprimere la loro preferenza. (Il Sole 24 ORE)

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Domani poi seconda giornata, con i seggi aperti dalle 7 alle 15. Urne aperte questa mattina dalle 7 alle 23 in Emilia-Romagna e Umbria per l’elezione dei nuovi governatori regionali e delle rispettive assemblee legislative. (ilmessaggero.it)

E’ un numero molto diverso rispetto al 19,65 per cento relativo alla scorsa consultazione elettorale. Roma, 17 nov. (Agenzia askanews)

Seggi aperti dalle 7 in Emilia-Romagna per eleggere il presidente della Regione. In campo quattro candidati: Michele de Pascale per il centrosinistra, Elena Ugolini per il centrodestra, Federico Serra per Sinistra radicale e Luca Teodori, candidato di "Lealtà, coerenza e verità". (La Repubblica)

Il crollo dell’affluenza alle elezioni regionali alle 12: in Umbria 9,54% e in Emilia-Romagna 11,32%

Il corpo elettorale umbro che oggi e domani è chiamato alle urne per le elezioni regionali numericamente è cambiato di poco rispetto a cinque anni fa, con appena 2.229 elettori in meno, pari al -0,3%. Secondo il dato reso noto dalla Regione, sono 701.367 gli aventi diritto per la consultazione che oggi e domani determinerà la scelta del presidente di Regione e dei consiglieri regionali. (ilmessaggero.it)

Si tratta dell’ultima tornata delle elezioni regionali 2024 dopo il voto nei mesi scorsi in Sardegna, Abruzzo, Basilicata, Piemonte e Liguria. Domani poi seconda giornata, con i seggi aperti dalle 7 alle 15. (ilmattino.it)

Un crollo in Umbria e un calo netto in Emilia-Romagna. Era stato del 19,55% nella precedente consultazione quando però si era votato in un giorno. (Il Fatto Quotidiano)