Capezzone e la rissa in aula: "Moviola e neuroni, chi sput***a il Parlamento"

Capezzone e la rissa in aula: Moviola e neuroni, chi sput***a il Parlamento
Liberoquotidiano.it INTERNO

"Ci tocca pure questa, oggi non è una giornata gloria né per la politica né per il Parlamento". Daniele Capezzone, nel suo "Occhio al caffè", la rassegna stampa scorrettissima del direttore editoriale di Libero, punta il dito sugli onorevoli protagonisti della censurabilissima rissa a Montecitorio di mercoledì sera. "Il grillino Donno cerca di consegnare... ehm buttare su Calderoli un bandierone. Scoppia la bagarre, il leghista Iezzi cerca di colpirlo e di scagliare pugni veri, ma rivedendo la scena non sembra raggiungerlo. (Liberoquotidiano.it)

La notizia riportata su altri media

Abbiamo chiesto che venisse modificato il verbale, ma la maggioranza ha avuto il coraggio di votare contro. Quel che è accaduto ieri è qualcosa che in dieci anni di attività Parlamentare non solo non avevo mai visto ma non mi ero neanche immaginato che potesse accadere. (Il Fatto Quotidiano)

''Il comunismo ha fatto migliaia di morti. Bella Ciao richiama il comunismo e quindi, cantare il comunismo in Aula, richiama un periodo tragico, nero, oscuro della storia. (Adnkronos)

“Fuori i fascisti dal Parlamento”, urlano i deputati delle opposizioni che hanno anche intonato ‘Bella ciao’, dopo che il deputato M5S Ricciardi è andato all'attacco del numero due della Lega Crippa che avrebbe detto che 'Bella ciao' è peggio della Decima. (la Repubblica)

Autonomia, finisce in rissa: pugni in testa al 5S Donno

Oltre ai commessi della Camera, però, sono intervenuti anche molti deputati della maggioranza. La rissa a Montecitorio è partita quando Leonardo Donno (M5s) ha provato a consegnare al ministro Calderoli una bandiera tricolore. (Fanpage.it)

“Il vertice del G7 e la rissa alla Camera sono notizie che vanno tenute insieme – afferma Maurizio Molinari direttore di Repubblica ospite di “L’aria che tira” su La7 - perché un paese quando ospita un summit internazionale è sotto lo sguardo delle opinioni pubbliche del mondo, c’è grande attenzione e curiosità per come Giorgia Meloni presiederà il G7 su temi quali l’Ucraina, la Russia, il Medio Oriente e anche il diritto all’aborto. (la Repubblica)

Tuttavia si può anticipare che lo sguaiato intervento in Senato della ministra Casellati sul premierato, e la riunione della segreteria di Fi sull’autonomia, preludono a sviluppi interessanti. Sul premierato e sull’autonomia differenziata succedono cose, nelle aule parlamentari e fuori. (il manifesto)