Il Pd vota no alla riforma Nordio, ma i suoi sindaci erano favorevoli: i casi Falcomatà e Oliverio

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Ponte sullo Stretto

Il Pd ha votato no alla riforma Nordio. Come ha sempre fatto quando si dovevano votare norme di civiltà e garanzia del cittadino. Nessun rapporto con la tradizione nobile del socialismo riformista di Craxi, completamente ignorato e dimenticato. Il Pd che abbaia alla luna, che difende i suoi esponenti quando sono indagati e chiede la forca per gli avversari, aveva chiesto, attraverso tanti sindaci, l’abolizione dell’abuso di ufficio ed ha avuto casi eclatanti di personalità di primo livello sospese e addirittura mandate al confino per un reato contorto e difficile da dimostrare. (Secolo d'Italia)

Se ne è parlato anche su altri media

Sull’abuso di ufficio, ad esempio, si fa rientrare dalla finestra il peculato per distrazione, sempre considerato dalla giurisprudenza come insito nell’abuso di ufficio. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

la Camera ha pronunciato l'ultimo sì questa mattina, 199 i voti favorevoli. Il testo, molto composito, abolisce il reato di abuso d'ufficio e introduce novità nell'uso delle intercettazioni telefoniche e sul ricorso alla carcerazione preventiva. (Corriere della Sera)

Il disegno di legge “C. 1718“, di iniziativa governativa e già approvato con modifiche dal Senato il 13 febbraio 2024 è legge: si tratta del disegno di legge Nordio che prende il nome dal suo estensore, Carlo Nordio (nella foto a sinistra, mentre giura, foto wikipedia) ministro della Giustizia, ex pubblico ministero. (varesenews.it)

Ddl Nordio, Caiazza: «Sono stati mandati segnali giusti ma non mancano le deroghe»

Abuso d’ufficio, via libera al disegno di legge che lo abroga Di Con l’entrata in vigore della nuova legge, ci si interroga su quali saranno le conseguenze per il mondo della scuola, in particolare per i dirigenti scolastici. (Orizzonte Scuola Notizie)

Commenta così l’avvocato Gian Domenico Caiazza, ex presidente dell’Unione camere penali e storico componente del pool difensivo di Enzo Tortora, il provvedimento approvato ieri dalla Camera con 199 sì, 102 contrari e nessun astenuto. (ilmessaggero.it)

Di Federico Anghelé (direttore di The Good Lobby) e Nicola Pietrantoni (avvocato penalista) (Il Fatto Quotidiano)