«Quei pochi che pagano le tasse, quanta rassegnazione»
In questo Paese vengono pubblicati dati scandalosi nella generale indifferenza. Mi riferisco alle statistiche dei contribuenti Irpef. Solo il 15% di questi versa oltre il 60% del totale, e tra questi solo il 5% dichiara redditi superiori a 50.000 euro. Basta solo guardarsi attorno per capire quanto si sia lontani dalla realtà. Dati di questo tipo dovrebbero generare sollevazioni, anziché assordanti silenzi. (Corriere della Sera)
La notizia riportata su altre testate
I dati IRPEF però ci dicono che i ricchi in Italia sono veramente pochi e quelli (il 15%) che guadagnano sopra i 35.000 euro (che risulta difficile definire come ‘ricchi’) pagano per il 75%. (Millionaire il mensile di business più letto)
Saperlo ci riguarda tutti perché chi non versa le imposte in base ai propri guadagni reali beneficia di una serie di servizi senza averli pagati e lo fa a nostre spese. (Corriere della Sera)
Il 46% degli italiani provvede al sostentamento del restante 54% e, in particolare, di quel 15,26% di cittadini che dichiarano redditi da € 35.000,00 in su (che non sono nababbi) e che pagano il 63,39% di tutta l’IRPEF. (la VOCE del TRENTINO)
Sulla base delle dichiarazioni dei redditi riferite al 2022, l'Italia si presenta come un paese spaccato a metà nel quale oltre il 93% dell'Irpef è pagato dal 46,81% dei contribuenti, quelli che dichiarano almeno 20mila euro di reddito. (LA STAMPA Finanza)
Sono 10 milioni – circa il 15% degli abitanti totali – gli italiani che di fatto portano sulle loro spalle il sistema sanitario e assistenziale nazionale. (Morningstar)
Perché sono i ceti medio-alti a versare gran parte dell’Irpef con cui lo Stato finanzia le sue spese. In numeri: il 40% paga quasi il 90% dell’Irpef. (Liberoquotidiano.it)