La plastica in mare? Grazie ai ricercatori liguri si monitora dallo spazio

La plastica in mare si vede dallo spazio: l'Istituto di scienze marine del Cnr di Lerici ha partecipato a uno studio internazionale che dimostra come, utilizzando i satelliti, si possano monitorare le aree di accumulo dei rifiuti galleggianti. Ne abbiamo parlato con uno degli scienziati protagonisti, Giuseppe Suarìa, ricercatore dell’Istituto di scienze marine del Cnr di Lerici. Ma quanta plastica c'è in mare? Parecchie tonnellate: le stime parlano di un camion di spazzatura versato in mare ogni minuto di ogni giorno dell'anno. (Primocanale)

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L’inquinamento è un tema sempre più presente nei programmi di molti governi e istituzioni, basta solo pensare al progetto Green Deal europeo che ha come obiettivo quello di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. (inItalia)

La ricerca internazionale che ha coinvolto anche l’istituto di Scienze marine del Cnr di Lerici: “Questo strumento ci insegnerà molto sul fenomeno rifiuti” (Quotidiano di Sicilia)

Inquietante scoperta nel mare italiano: si vede anche dallo Spazio

Monitorarne il destino sarebbe invece utilissimo per organizzare interventi di mitigazione e pulizia dei mari, e un nuovo studio dell’Esa sembra aver trovato la soluzione: una strategia che sfrutta supercomputer e algoritmi di ricerca all’avanguardia per identificare la plastica che fluttua sulla superficie marina utilizzando le immagini riprese dai satelliti. (Today.it)

Grazie all’impiego dei satelliti è stato possibile osservare e mappare vere e proprie strisce di rifiuti galleggianti che invadono le nostre acque, un segnale allarmante dello stato di salute del nostro mare. (Virgilio)