Folla in attesa per omaggiare la tomba di papa Francesco: "Un'ora e mezza sotto il sole, ma ne vale la pena"

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Il flusso ininterrotto di fedeli che vogliono rendere omaggio alla tomba di papa Francesco, nella basilica di Santa Maria Maggiore, non accenna a diminuire. Nonostante il caldo e le lunghe attese, che superano abbondantemente i novanta minuti, nessuno sembra volersi arrendere. "Eravamo qui già alle 9:30 – racconta un gruppo in fila – e anche se il sole picchia, aspettiamo con pazienza. Ai funerali non siamo riusciti ad andare, ma oggi vogliamo salutarlo".

La momentanea chiusura per la santa messa ha ulteriormente allungato la coda, costringendo molti a sostare all’esterno sotto il sole cocente. Eppure, una volta varcata la Porta Santa, il tempo per fermarsi davanti alla sepoltura è brevissimo: giusto il necessario per deporre un fiore, tracciare un segno di croce e lasciare il posto a chi viene dopo. Tra loro, pellegrini da ogni parte del mondo, uniti nel desiderio di onorare la memoria di Bergoglio.

Nel pomeriggio, anche i cardinali hanno reso omaggio al pontefice, arrivando con autobus privati e radunandosi poi nella cappella della Salus Populi Romani per una preghiera collettiva. A seguire, la celebrazione dei Secondi Vespri, presieduta dal rettore della basilica, il cardinale Rolandas Makrickas.

I funerali, svoltisi sabato, avevano già richiamato una folla immensa, oltre a numerosi capi di Stato, tra cui il presidente americano Donald Trump e quello ucraino Volodymyr Zelensky. Un incontro, il loro, immortalato in una foto che ha fatto rapidamente il giro del mondo, diventando uno degli scatti più simbolici delle esequie.