Zes unica e Mezzogiorno tra gli attori chiave della crescita dell'Italia
Sembra davvero strano che nell'arco di soli 30-60 giorni il Paese debba assistere ad una serie di imprevedibili decisioni, debba assistere a non facili scelte sulle possibili evoluzioni degli ultimi tre anni dell'attuale Legislatura, una Legislatura governata dal centrodestra. La prima attesa è senza dubbio molto prossima alla definizione di una decisone davvero importante, mi riferisco alla sentenza della Corte Costituzionale sulla Legge sull'Autonomia differenziata. (ilmattino.it)
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Le regioni e il ministero delle Imprese e del made in Italy potranno, entro il 15 gennaio 2025, integrare i fondi necessari per sostenere gli investimenti nelle Zone economiche speciali del Mezzogiorno, qualora le risorse previste a oggi risultino insufficienti. (NT+ Fisco)
E cioè che non ho parlato del fatto che la Zes unica ha messo insieme tutte le regioni del mezzogiorno ma ha non ha unificato le percentuali di finanziamento che restano diverse tra Regioni e Regioni, in relazione al grado di sviluppo delle stesse così come certificato dalla Ue. (Talenti Lucani)
Nel Governo Meloni la strategia per ridurre il divario del Mezzogiorno fa segnare un salto di qualità. L’istituzione della Zona economica speciale unica assume rilevanza centrale, in quanto non semplice strumento agevolativo, ma leva per potenziare dinamiche di sviluppo già attive e preesistenze produttive non trascurabili. (ROMA on line)
''Nel 2023 la crescita economica è stata più intensa nel Mezzogiorno (+1,3%) rispetto alla media nazionale (+0,9%), e anche per il 2024 le stime restano in territorio positivo, con una crescita di circa l'1%, in linea con la media nazionale''. (ilmessaggero.it)
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