Giustizia, Nordio: "Abuso d'ufficio finalmente abrogato". Scintille con l'Anm: "Ingiusta denigrazione magistrati"

'L'articolo sull'abuso d'ufficio è finalmente abrogato'. All'indomani del via libera dell'aula della Camera all'abrogazione del reato di abuso d'ufficio, il ministro della Giustizia Carlo Nordio, in un'intervista a 'SkyTg24', risponde alle polemiche dell'opposizione secondo cui, (Adnkronos)

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Abrogato l’articolo 323 del codice penale: addio al principale reato contro la Pubblica Amministrazione. Cancellato l’abuso d’ufficio. Ieri la Camera ha votato in via definitiva il DDL Nordio. Abrogato quindi uno dei più classici reati contro la pubblica amministrazione. (La Legge per Tutti)

Addio alle contestazioni di abuso d’ufficio nei procedimenti in corso e per il futuro. E condanne definitive da rivedere. (NT+ Diritto)

Il più classico dei reati di cui erano accusati fino ad oggi gli amministratori pubblici può finire presto in soffitta. Addio abuso d’ufficio. (ilgazzettino.it)

Dall’Europa la minaccia di una procedura di infrazione all’Italia sull’abolizione dell’abuso d’ufficio

Prevedeva che: «Salvo che il fatto non costituisca un più grave reato, il pubblico ufficiale o l’incaricato di pubblico servizio che, nello svolgimento delle funzioni o del servizio, in violazione di specifiche regole di condotta espressamente previste dalla legge o da atti aventi forza di legge e dalle quali non residuino margini di discrezionalità, ovvero omettendo di astenersi in presenza di un interesse proprio o di un prossimo congiunto o negli altri casi prescritti, intenzionalmente procura a sé o ad altri un ingiusto vantaggio patrimoniale ovvero arreca ad altri un danno ingiusto, è punito con la reclusione da uno a quattro anni». (Famiglia Cristiana)

Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio nell'intervento fatto ieri e diffuso oggi alla cena privata del 'Forum in masseria', che si è svolta nella tenuta di Bruno Vespa a Manduria, in provincia di Taranto. (L'HuffPost)

Insiste nel dire che il peculato per distrazione, che si verifica quando una somma di denaro o un bene pubblico viene utilizzato in modo improprio, non sia assimilabile all’abuso d’ufficio. (la Repubblica)