Furto banche dati: Magi, 'governo faccia chiarezza su vulnerabilità rete Viminale'

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Civonline INTERNO

“Non c’è da stupirsi che ci sia chi cerca di bucare la rete del Viminale e per raccogliere informazioni sensibili su personaggi pubblici, comprese personalità della politica e delle istituzioni e loro familiari. C’è da stupirsi che ci riescano con relativa facilità. È necessario che, al di là e parallelamente all'inchiesta giudiziaria, il governo faccia massima chiarezza in Parlamento su quanto avvenuto e garantisca la protezione di queste informazioni”. (Civonline)

La notizia riportata su altri giornali

Chiediamo a Alvise Biffi, ceo di SecureNetwork parte di Bv Tech, a quale notizia ci possiamo aggrappare per poter stare vagamente tranquilli sulla sicurezza dei nostri dati. Gli archivi del Viminale sono stati ‘bucati’ 52mila volte, un ex poliziotto ha venduto l’anima e i dati sensibili agli hacker, ha fatto in modo che andassero in pasto al dark web. (il Giornale)

La banda faceva riferimento alla società Equalize srl, il cui amministratore delegato è l'ex poliziotto Carmine Gallo. (WIRED Italia)

Dopo il caso dossieraggio all'attenzione della procura di Perugia, quello delle violazioni della privacy a Bari attraverso l'accesso ai conti bancari e l'ultimo emerso con l'inchiesta milanese sull'hackeraggio di informazioni sensibili, il governo si muove per stoppare il fenomeno legato all'accesso abusivo e al mercato illecito di dati (il Giornale)

Inchiesta hacker, il Viminale: "Verifiche su accessi abusivi" (Liberoquotidiano.it)

In questo senso due degli indagati, si legge negli atti dell'inchiesta, si interessano a un'applicazione per la traduzione simultanea della lingua russa, applicazione che gli consentirebbe «di realizzare un report relativo alla presenza di alcuni asset economici russi in Europa». (ilmattino.it)

Così l’ex super poliziotto Carmine Gallo, braccio operativo di Enrico Pazzali, presidente di Fondazione Fiera e titolare di Equalize, la società di investigazione al centro dell’attività di spionaggio e dossieraggio aveva “bucato” lo Sdi, la banca dati del ministero dell’Interno, il sistema informatico interforze che contiene tutte le informazioni sulle attività di vigilanza e controllo e quelle relative a sentenze o procedimenti giudiziari. (ilgazzettino.it)