Petrolio, perché i prezzi sono in calo ai minimi da 3 anni? La svolta dell'Arabia Saudita e le mosse della Libia

Il prezzo del petrolio è ancora in calo sui mercati internazionali. Il Wti americano, che giovedì 26 settembre ha chiuso in ribasso del 2,9%, perde lo 0,27% portandosi a 67,49 dollari al barile. Il Brent perde invece lo 0,31% a 71,38 dollari. A spingere al ribasso i prezzi è la possibilità che l’Arabia Saudita abbandoni l’obiettivo del prezzo a 100 dollari al barile in vista di un aumento della produzione. (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altre fonti

L’allarme geopolitico – a lungo relegato sullo sfondo – è tornato ad agitare i mercati petroliferi. Le quotazioni del barile hanno continuato a correre anche mercoledì 2, dopo il balzo della seduta precedente, con punte di rialzo superiori al 3% che hanno spinto il Brent sopra la soglia psicologica di 75 dollari nel corso delle contrattazioni. (Il Sole 24 ORE)

– Titoli petroliferi a picco in Borsa in scia alla frenata del prezzo del greggio, con i futures sul Wti che scivolano sotto i 68 dollari al barile, in ribasso di oltre tre punti percentuale. Milano, 26 set. (Agenzia askanews)

Per il momento i prezzi medi di benzina, diesel e Gpl sono ancora in calo ma le quotazioni dei prodotti raffinati sui mercati finanziari non fanno presagire niente di buono. Quando si registreranno i primi rialzi alla pompa e quanto dureranno? Andiamo per ordine. (Today.it)

Prezzo petrolio in aumento, Wti scambiato a 68,89 dollari

Gli investitori attendono ora i dati sulle scorte e la riunione dell’Opec+ del pomeriggio. (Milano Finanza)

I prezzi del Brent martedì primo ottobre sono calati in area USD71,20 al barile, toccando un minimo di tre settimane, mentre il debole sentiment del mercato ha prevalso sui rischi provenienti dal Medio Oriente. (Morningstar)

. (Tiscali Notizie)