Neonati sepolti a Parma, oggi attesa la decisione del Riesame sul carcere a Chiara Petrolini

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Sky Tg24 INTERNO

Durante l'udienza di questa mattina, i pm avevano chiesto la custodia cautelare in carcere per la 21enne, indagata per omicidio e soppressione di cadavere dopo il ritrovamento di due neonati nel girdino della sua casa in provincia di Parma. La decisione dei giudici potrebbe quindi essere comunicata tra qualche giorno: "Negli atti non c'è niente che possa far pensare ad atti aggressivi, violenti" I giudici del Riesame di Bologna si sono riservati la decisione sulla misura cautelare in carcere per Chiara Petrolini, la 21enne accusata di omicidio e soppressione di cadavere dopo il ritrovamento, nel giardino della sua casa a Vignale di Traversetolo, di due neonati. (Sky Tg24 )

Ne parlano anche altre testate

Assente all'udienza che si è tenuta a porte chiuse - si trova agli arresti domiciliari (LAPRESSE)

Intervista all'avvocato difensore di Chiara Petrolini Nicola Tria conclusa l’udienza al tribunale del Riesame di Bologna. (Gazzetta di Parma)

Il legale della ragazza, Nicola Tria, parla della "totale adeguatezza degli arresti domiciliari": "Se il rischio è la reiterazione, a mio avviso, la misura è giusta" Traversetolo, si attende la decisione del riesame per Chiara Petrolini (Dire)

I pm si erano detti contrari alla disposizione degli arresti domiciliari nei confronti della 21enne, madre dei neonati trovati morti a Traversetolo, chiedendo che venisse tradotta in carcere. (Virgilio Notizie)

“Credo che gli arresti domiciliari per questa vicenda siano adeguati, come ha valutato il gip di Parma”. Lo ha detto l’avvocato Nicola Tria, al termine dell’udienza del Riesame di Bologna per Chiara Petrolini, la 21enne di Vignale di Traversetolo accusata di omicidio e soppressione di cadavere per i due neonati trovati morti nel giardino della sua villetta. (LAPRESSE)

L’uomo era già agli arresti domiciliari presso la sua abitazione di Ferentino perché indagato per i reati previsti dalla legge del cosiddetto “codice rosso” nei confronti della sua ex compagna. L’arrestato durante l’esecuzione della misura cautelare aveva già manifestato, fin da subito, una certa insofferenza alla misura coercitiva inflittagli, infatti, in altre circostanze analoghe risalenti a qualche mese prima, aveva continuato a molestare la sua compagna con telefonate e messaggi in chat. (Frosinone News)