Cristina Comencini: «La Storia collettiva dentro quella personale. L'Italia di allora era unita, non basta un secolo per ricostruire»

C’è stata un’Italia unita e solidale. Ma durò poco. E’ un film che incolla e inchioda; è una storia di separazione e solidarietà. «Che si è smarrita, questa storia la conoscono in pochi», dice Cristina Comencini, regista di Il treno dei bambini, alla Festa del cinema e dal 4 dicembre su Netflix. Tutto nasce dal candore e la forza dell’omonimo romanzo di Viola Ardone (tradotto in 25 lingue), dove un bambino di 7 anni lascia i vicoli di Napoli e viene fatto salire su un treno; deve rinunciare all’amore di una madre per scoprire il proprio destino. (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altri giornali

Un punto in comune della Festa del Cinema di Roma 2024 sembra essere l'emotività. Questo vale anche per il film originale Netflix Il treno dei bambini, presentato in anteprima e in arrivo il 4 dicembre. (Movieplayer)

Il treno dei bambini e le madri che hanno fatto l'Italia Ci sono film e serie che sembrano arrivare nel posto giusto al momento giusto. Non si sa come questo possa accadere: c’entra il caso, ovviamente, accompagnato anche da una certa lungimiranza da parte dei produttori e dei distributori. (Today.it)

Il treno dei bambini, il trailer ufficiale del film HD. Regia di Cristina Comencini. (MYmovies.it)

Serena Rossi incanta la Festa del Cinema di Roma, esibizione voce e chitarra da brividi 21 ottobre 2024 (Il Sole 24 ORE)

In occasione della première de Il treno dei bambini, il nuovo film diretto da Cristina Comencini e in uscita il 4 dicembre su Netflix, l'attrice (Io Donna)

Amerigo Speranza ha un destino nel nome: si chiama come il luogo lontano in cui suo padre (forse) è emigrato per cercare fortuna, e il cognome evoca i sentimento che convincerà sua madre a spedirlo dai Quartieri Spagnoli di Napoli ad un Nord non meglio identificato, dove forse i Comunisti mangiano i bambini, ma forse invece li salvano dalla miseria. (MYmovies.it)